#180 SECONDI: APRIRE UN CANTIERE DI DIALOGO COMUNE

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In riferimento alle dichiarazioni uscite sui quotidiani locali in data odierna vorrei, a nome del Gruppo consiliare dell’Unione per il Trentino, rispondere alla segretaria del PD del Trentino Giulia Robol e all’ onorevole Nicoletti.

Alla prima vorrei suggerire che non è continuando a ripetere che “non capisce cosa vuole fare Dellai” e attaccando l’UPT che aiuterà la maggioranza di governo a ricomporre alcune fratture emerse, soprattutto, nelle ultime settimane.

Inoltre la stessa segretaria Robol sembra mossa più dalla necessità di dimostrare che il PD locale esiste ancora più che da una reale volontà di rilanciare la coalizione di centro sinistra-autonomista; dimentichi per un attimo Rovereto e si concentri di più sulle dinamiche complessive della coalizione a livello provinciale.

L’evento promosso da Lorenzo Dellai sabato scorso a Sanbàpolis, infatti, ha dato una nuova prospettiva su cui ragionare, nella quale invita tutti a raccogliere una nuova sfida fatta di responsabilità e visione del futuro, all’interno della quale poco contano i “confini mentali” bensì le persone, i valori che le accomunano e gli obiettivi da perseguire insieme.

Ora mi chiedo: la segretaria Robol è veramente preoccupata per la coalizione o, invece, è molto più attenta e concentrata a placare le tensioni di una minoranza del PD Trentino che vedono Dellai e l’UPT come fumo negli occhi?

Credo che si stia avvicinando il momento di dare una risposta a questo interrogativo, perché altrimenti rischiamo di continuare un cammino in salita all’interno della maggioranza che governa la nostra Provincia, come si è visto recentemente sulla delibera relativa alla riorganizzazione sanitaria provinciale in cui è mancato il dialogo con i territori e l’attenzione  richiesti dagli Assessori UPT e non c’è stata una sintesi di Giunta su tale problematica; gli esempi possono essere altri, ma il problema è capire quale può essere la soluzione per permettere un vero ricompattamento delle forze politiche di maggioranza, preoccupazione espressa nei suoi “180 secondi” anche dal collega Mario Tonina e che condivido in pieno, piuttosto che continuare con lo stillicidio mediatico fatto di quotidiani “distinguo”.

Quanto ai richiami dell’onorevole Nicoletti, che naturalmente rispetto, vorrei però sottolinearne l’intempestività rispetto al quadro politico generale; dichiarazioni, quelle dell’onorevole Nicoletti, proprie di una certa sinistra incapace di assumersi le proprie responsabilità e di ammettere le proprie colpe, come nel caso delle primarie per l’individuazione del candidato Presidente dello scorso anno in cui sono state proprio le lacerazioni all’interno del PD trentino a non consegnare una vittoria, sulla carta scontata, ad Alessandro Olivi e non certamente il differimento di due settimane chiesto dall’UPT.

L’invito dunque è questo: smettiamola una volta per tutte con le “beghe da bar”, con la politica dello “scaricabarile” intrisa di vecchi rancori e invidie mai superate e raccogliamo in modo convinto lo spunto dei 76 “180 secondi” di sabato per aprire un cantiere di dialogo comune in cui riprendere un cammino con un passo più forte e deciso.

Il Capogruppo provinciale dell’Unione per il Trentino

Cons. Gianpiero PassamanI