ASSESTAMENTO 22-24: INTERVENTO IN APERTURA CONS. PIETRO DE GODENZ

159

Gentili colleghe e colleghi,

anche quest’anno ci ritroviamo per la discussione e l’approvazione dell’assestamento di bilancio e, come per i precedenti, le difficoltà – a partire dalla pandemia e dalle relative problematiche e senza scordare i contraccolpi del terribile conflitto che continua in Ucraina – non mancano di certo.

Alla nostra Provincia Autonoma e a noi tutti tocca il compito di lavorare tenendo presente la situazione attuale e immaginandone, per quanto possibile, gli sviluppi futuri.

Quello riferito al biennio 2022 – 2024 è certamente un assestamento importante, quantificato in ben 577 milioni di Euro.

Si tratta di risorse cospicue grazie alle quali potremo certamente supportare, passaggio che ritengo fondamentale, le famiglie e le imprese trentine che in questo momento stanno fronteggiando serie di difficoltà dato anche l’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime. Per questo è necessario essere incisivi puntando a rilanciare il sistema trentino nel suo complesso, perseguendo, inoltre, gli obiettivi del Programma di sviluppo provinciale e della Strategia provinciale per lo Sviluppo sostenibile, in coerenza con le direttrici del PNRR.

Risulta anche chiara la metodologia di distribuzione delle risorse – anche se alcuni miglioramenti, ci arriverò in seguito, sono sicuramente possibili e, anzi, davvero auspicabili.

Senza dilungarmi in ri-elencazioni di quanto stiamo per avviarci a discutere e delle relative cifre – su questo l’intervento del Presidente Fugatti è stato oltremodo esaustivo – intendo di seguito presentare alcune considerazioni quale contributo alla riflessione collettiva.

Personalmente considero ragionevole la costituzione del Fondo per l’emergenza prezzi ( condiviso dal coordinamento imprenditori) e il sostegno all’economia di 100 milioni, per interventi su industria, turismo, agricoltura, commercio e artigianato, ma anche in favore delle famiglie; fondi che come confermato auspico siano utilizzati e devono essere utilizzati nel corso del 2022 prevedendo oltre al ristoro sui costi energetici, già presente, che arriva fino a 400 euro per chi non ha i requisiti di accesso ai bonus nazionali, ulteriori sostegni per le persone e le imprese in difficoltà.

Continuando, sicuramente bene anche l’esenzione dell’addizionale regionale all’Irpef per chi ha redditi fino a 25.000 euro, misura richiesta da noi già da diversi anni – e qui faccio la prima considerazione di un possibile perfezionamento: perché non arrivare fino ai 28.000 Euro come corrisponderebbe tra l’altro esattamente al secondo scaglione IRPEF. Sarebbe stato sicuramente ancora meglio.

Positivo anche il rinnovo dei contratti del Personale della Provincia, degli Enti locali e strumentali della scuola e della sanità che include arretrati e progressioni con la previsione di indennità specifiche per il personale sanitario, socio-sanitario e in forza a forestale e vigili del fuoco. Anche questo passaggio si conformerà come un sostegno concreto a persone e famiglie e dati i difficili tempi che continuiamo a vivere, è bene si sia trovato il modo di attuarlo.

Approfitto di tale punto per collegarmi direttamente a quanto previsto dall’art. 20 dove si esplica la volontà – che condivido appieno – di una indennità una tantum per il personale sanitario e socio-sanitario in ragione del prolungarsi dell’emergenza epidemiologica; Giustissimo, ribadisco, ma anche qui mi sia concessa una sottolineatura ma soprattutto una richiesta: meritano di essere premiati anche coloro i quali a vario titolo, oss, infermiere, personale ausiliario etc. sono impegnati nelle nostre RSA.

Bene che la Giunta abbia accolto queste richieste perché hanno vissuto e vivono gli stessi rischi e le stesse fatiche, meritano gli stessi riconoscimenti e, ancora una volta, vanno ringraziati come i loro colleghi occupati nella sanità ospedaliera e pubblica, inoltre a mio avviso vanno adeguati anche gli stipendi portandoli esattamente pari a quelli dell’Azienda Sanitaria, con la possibilità di una mobilità vera fra le due aziende.

Facendo un passo indietro nell’articolato trovo corretto anche quanto previsto dall’articolo 14 con la previsione di sostegni, in collaborazione con gli enti locali, a iniziative per lo sviluppo nel territorio di Comunità amiche delle persone con demenza in modo da ridurre lo stigma sociale ed evitarne la marginalizzazione.

Venendo a un tema che ritengo davvero centrale per il Trentino – il turismo – che ricordo essere uno dei principali volani della nostra economia, considero positivo, oltre ai finanziamenti previsti sugli impianti funiviari, il nuovo bando appena uscito “Qualità in Trentino” per tutto il settore ricettivo e i servizi, sia la volontà di implementare le risorse per la promozione del territorio. Un passaggio, doveroso, voglio farlo sulla Marmolada; quanto accaduto è una tragedia per la quale torno innanzitutto a esprimere il mio cordoglio per le vittime e la vicinanza ai loro cari. Si è trattato però di una terribile fatalità, impossibile da prevedere – che ci interroga su come rapportarci all’ambiente ma anche su come la montagna vada vissuta con i suoi rischi, senza cercare responsabili o colpevoli. E’ una riflessione delicata ma importantissima che dobbiamo senz’altro portare avanti.

Legato al turismo (e al settore alberghiero, ricettivo e collegati), e non potrebbe essere altrimenti, emerge con forza il tema delle Olimpiadi (sul quale potrei e potremmo parlare per ore, ma sarò invece breve.)

Nel 2026 Olimpiadi e Paralimpiadi saranno un’occasione irripetibile di visibilità internazionale di tutto il nostro territorio. Dobbiamo quindi capitalizzare al massimo questa possibilità mettendo in campo strumenti, tutti quelli possibili, per sostenere le imprese e sviluppare un positivo processo di modernizzazione, recupero e riqualificazione energetica, contribuendo, nel contempo all’emersione di nuove imprese e nuova imprenditorialità – giovanile, certo, ma non solo.

Molto bene lo stanziamento per il palazzetto del ghiaccio di Pinè con ulteriori 35.000.000 e le risorse previste per l’aumento dei costi degli stadi di Predazzo e lago di Tesero.

Altrettanto positivo è lo stanziamento dei fondi per il rinnovo e l’adeguamento delle varie strutture sportive su tutto il territorio provinciale.

Ho seguito e studiato con particolare attenzione quanto messo in campo e se davvero vogliamo dare il via – spesso l’ho letto e sentito dire – a un ciclo virtuoso dobbiamo accompagnare e sostenere concretamente tutti gli attori in gioco, nessuno escluso; Bene, pertanto, quanto messo in assestamento (fondo di garanzia, fondo a copertura interessi, interventi dedicati alle strutture che intendono fare investimenti, ricerca di accordi con banche e intermediari finanziari) ma le fasi successive andranno sviluppate e seguite con estrema cura e solerzia. Mettiamo in gioco ogni risorsa: economica, ideale e d’innovazione per far sì che nessuna impresa chiuda ma che, anzi, molte altre nascano e prosperino. E’ una partita che va giocata e vinta come un unico, grande sistema. Possiamo sicuramente farcela se ci muoveremo tutti nella stessa direzione. A chiederlo è tutto il Trentino. Io dico: giochiamo e vinciamo tutti assieme.

Parimenti, bene anche la decisione da parte della PAT di concorrere per il triennio 2022-2025 a finanziare le Federazioni dello sci e del ghiaccio affinché possano far avvicinare allo sport i ragazzi e far crescere i giovani “talenti azzurri” tramite iniziative e progetti; tutto ciò ben si innesta nel percorso di crescita di cui i nostri sport invernali e i nostri ragazzi hanno bisogno per continuare a migliorare. Sappiamo di poter già contare su ottimi atleti di prospettiva, come confermano i risultati e le medaglie conquistate, e questo tipo di finanziamenti senz’altro potrà concorrere a colmare il gap a volte esistente tra i comitati locali e quanto organizzato a livello di gruppi militari.

Venendo all’agricoltura (10 milioni stanziati su bilancio pluriennale), senz’altro condivisibile quanto previsto per l’attivazione di nuovi bandi per il finanziamento delle reti antinsetto, la certificazione del benessere degli animali, e qui ho presentato un odg per aumentare i premi da destinare agli allevatori eliminando il numero massimo di capi per stalla e nel contempo aumentando i fondi a capo.

L’apicoltura (tema che seguo da sempre e su cui ho presentato numerosissimi ordini del giorno e atti), per i centri lavaggio e per interventi sulle fonti rinnovabili nonché la conferma dei finanziamenti per la difesa passiva e per il bando giovani agricoltori. I fondi andranno ad aggiungersi ai 4 milioni precedentemente autorizzati con la legge provinciale 6/2022 e dedicati proprio al settore zootecnico e all’itticoltura.

Sempre in collegamento con l’agricoltura, approvo quanto proposto e che intende introdurre la possibilità di utilizzare quali foresterie per i lavoratori stagionali – per ragioni contingenti – gli edifici esistenti nelle aree agricole aventi destinazione agricola, superando la norma vigente. Si tratta di un modo intelligente di impostare la questione, considerate le necessità e i rincari ovunque diffusi e la necessità di reperire spazi di alloggio per i lavoratori provenienti da fuori provincia che ne sono sprovvisti. Ritengo che questo sistema debba venir adottato per tutte le categorie economiche perché in Trentino c’è il problema di trovare un alloggio, quindi ho presentato un ordine del giorno che va in questo senso.

Vengo ora a un cenno sul finanziamento dei centri natatori e in particolare all’inserimento in assestamento del finanziamento in favore delle piscine (e quindi, mi sia consentito sottolineare, delle associazioni che le hanno portate avanti durante la pandemia e continuano a portarle avanti svolgendo un prezioso ruolo per le comunità di appartenenza). Sono particolarmente soddisfatto di questa scelta poiché io stesso ho negli scorsi mesi portato avanti specifici atti politici che insistevano proprio sulla necessità di trovare modalità di sostegno concreto e finanziamento per queste strutture e per chi permette il loro utilizzo.

Continuando nell’articolato e passando alla ricettività turistica ben venga la proposta di rendere ancora più evidente in riferimento all’affitto degli appartamenti la targhetta di riconoscimento con l’attribuzione del Codice identificativo CIPAT; una prassi che una volta entrata a pieno regime comparteciperà di certo a disciplinare questa fondamentale componente della ricettività provinciale, destinata a crescere e svilupparsi nel prossimo futuro come confermano le tendenze. Aumenteranno trasparenza, riconoscibilità e tutela per proprietari e ospiti.

Certamente condivisibile, poi, quanto introdotto nell’ambito semplificazioni per quanto concerne le opere pubbliche in modo da poter così accelerare le procedure ed efficientare i processi gestionali, la sburocratizzazione – fondamentale e legata anch’essa ai dettami del PNRR grazie al PIAO (Piano integrato di attività e organizzazione) e la digitalizzazione, vista sempre più dall’ente pubblico (e giustamente) come un agente di cambiamento e vera innovazione.

Bene, per i motivi esposti in premessa, gli stanziamenti per nuove opere pubbliche – 95 milioni – segno concreto e tangibile della volontà della Provincia Autonoma di reagire e tornare a correre in tal senso.

Brevemente – poiché avrò certamente occasione di tornarvi durante la discussione d’aula – intendo ora presentare gli atti legislativi che ho predisposto. Per quanto riguarda gli ordini del giorno, il primo come detto è dedicato al comparto zootecnico e in particolare al sostegno degli allevatori, il secondo, come già detto, ad utilizzare gli alberghi dismessi a foresterie a uso dei tanti lavoratori che arrivano da fuori provincia e non trovano un alloggio adeguato e un terzo volto a migliorare la viabilità della val di Fiemme grazie a due collegamenti necessari tra la strada 48 delle Dolomiti e la Fondovalle al fine di sollevare dal traffico i centri abitati di Tesero, Panchià e Ziano.

Venendo agli emendamenti, ho confermato quanto fatto negli scorsi anni proponendone esclusivamente alcuni di sostanza, senza ricorrere a forme di ostruzionismo. Questo poiché ribadisco la mia scelta di utilizzare l’occasione dell’assestamento per sostenere imprese e persone e accompagnare al meglio le trentine e i trentini verso una ripresa che si intravede ma ancora non è pienamente decollata. Le nostre concittadine e i nostri concittadini continuano a chiederlo con forza e meritano di essere ascoltati.

Avviandomi a finire questo primo intervento considero essenziale spendere due parole riguardo al tema pompieri. La volontà dell’innalzamento dell’età da 60 a 65 la sostengo fortemente da tempo. Ribadisco come i nostri Vigili del Fuoco siano un fiore all’occhiello della Protezione Civile e come essi vadano sempre portati ad esempio e sostenuti in ogni modo possibile. Approfitto per ringraziarli ancora una volta di cuore per quanto continuano quotidianamente a mettere in campo e spero vi siano le condizioni anche per tornare a considerare il pieno ripristino della figura del Vigile del Fuoco fuori servizio. Parliamo di individui che tantissimo hanno dato alle loro comunità e chiedono, e meritano, la giusta considerazione e il giusto riconoscimento, formale e personale.

Concludo, quindi, con la speranza che il lavoro in aula possa procedere velocemente in modo da poter continuare a sostenere le nostre cittadine, i nostri cittadini e tutti i settori cruciali del Sistema Trentino con un rilancio economico-sociale che sia vero e duraturo. Si tratta certamente di un impegno gravoso ma che sta a noi, in quanto pubblici amministratori e cittadini legati alla nostra terra, assolvere con impegno e responsabilità.

Cons. Pietro De Godenz