ll Consiglio provinciale ha approvato ieri un ordine del giorno, l’ennesimo, dedicato dal consigliere Pietro De Godenz agli apicoltori del Trentino.
In particolare, come è possibile leggere nel dispositivo De Godenz ha chiesto e ottenuto l’impegno della Giunta della PAT a valutare l’eventuale attivazione di stanziamenti appositi per il sostegno degli apicoltori – compresi i piccoli produttori e gli hobbisti – nell’acquisto e nell’utilizzo di sementi di flora nettarifera adatta all’allevamento apistico, da utilizzare anche su terreni non di proprietà.
” Da anni seguo con particolare attenzione l’apicoltura e gli apicoltori trentini” ha spiegato il consigliere “sia hobbisti che professionisti, i quali meritano tutto l’aiuto possibile per mantenere, anzi oserei dire, salvare, dato l’andamento estremamente difficile degli ultimi anni, un settore d’eccellenza, strategico dal punto di vista non solo economico – le nostre produzioni mielifere sono eccellenti e pluripremiate a livello nazionale e internazionale – ma anche paesaggistico e ambientale.”
” Ho potuto inoltre notare” ha proseguito De Godenz ” come in questa sessione di Bilancio sia stato dato il giusto finanziamento agli apicoltori per quanto riguarda l’acquisto del nutrimento zuccherino per sostenere gli alveari durante i mesi invernali; si trattava di una richiesta che avevo avanzato nell’assestamento di luglio e sono molto soddisfatto che sia stata accolta e trasformata in azione concreta. Approfitto per ringraziare l’assessora Zanotelli e la Giunta per il proficuo confronto e per quanto fatto.”
“Ora ho deciso di tornare sulla questione api e finanziamenti agli apicoltori per quanto riguarda i sementi di flora nettarifera, altra esigenza importante, che deve, a mio avviso, essere soddisfatta poiché è opportuno porre un’attenzione particolare nel sostenere tutto il comparto – visti anche i numerosi problemi causati dai cambiamenti climatici degli ultimi anni.” Ora vi è bisogno di altri contributi specifici per l’acquisto delle semine di piante atte a favorire la bottinatura e quindi il ciclo del miele, considerato che in ogni stagione si dovrebbe prevedere un determinato tipo e numero di specie, per consentire alle api di sfamarsi tutto l’anno e, di riflesso, per fare trovare loro il cibo necessario per il mantenimento della propria prole.”
“Gli apicoltori con i quali mi sono confrontato” ha concluso il consigliere “hanno chiesto la possibilità di avere un riguardo particolare nella scelta delle sementi in modo da favorire condizioni ideali per l’ambiente e l’apicoltura ed è altresì giusto, a mio avviso, che la Provincia Autonoma di Trento continui a promuovere, incentivare e investire su progetti territoriali presenti nelle valli trentine che vedono forti sinergie tra apicoltori, agricoltori e istituzioni, incarnando utili sviluppi in chiave ambientale, culturale e turistica – pensiamo quanto sia attrattivo per un ospite che viene a visitare il nostro territorio (e anche per noi residenti) vedere campi e prati variamente fioriti; risulta infatti fondamentale garantire ai territori l’attenzione alla biodiversità che meritano e necessitano. Pertanto ringrazio l’assessora e la Giunta per l’approvazione del mio ordine del giorno, certo che, come fatto per l’acquisto del nutrimento zuccherino da me richiesto in luglio, anche in questo caso riusciremo a reperire i fondi per sostenere tutti gli apicoltori del Trentino. Essi lo meritano e dobbiamo aiutarli fattivamente.”
Di seguito copia dell’ordine del giorno come approvato
PROPOSTA DI ORDINE DEL GIORNO
Ddl. n. 120 Legge collegata alla manovra di bilancio provinciale 2022 ddl. n. 121 Legge provinciale di stabilità 2022 e n. 122 Bilancio di previsione della Provincia autonoma di Trento per gli esercizi finanziari 2022-2024
Il Trentino può vantare un’alta percentuale di apicoltori hobbisti, che, insieme a coloro i quali svolgono tale attività di professione, sono stati capaci negli anni, anche attraverso l’aiuto di associazioni specifiche, di dare vita a eccellenti esperienze di produzione e gestione ambientale.
Ne sono ottimi testimoni le sperimentazioni diffuse da alcuni anni nelle vallate trentine – che vedono coinvolte anche le amministrazioni locali e gli agricoltori – della semina di piante mellifero-foraggere nei prati, in grado di ricreare procedimenti e cicli virtuosi e capaci di generare fioriture, fornire nutrimento naturale alle api e quindi, un prodotto migliore e più genuino.
Vanno poi evidenziate le ricadute positive in termini turistico-didattici ottenute con cartelli di spiegazione posti ai margini dei campi coltivati e ad attività correlate – si vedano ad esempio le esperienze della Valle di Fiemme con la seminatura di Facelia e grano saraceno e l’iniziativa Prati fioriti/Valle amica delle api in Valle di Sole – che attirano sempre più famiglie e turisti intenti a vivere con maggiore rispetto la loro esperienza in montagna.
Ancora una volta, è quindi opportuno porre un’attenzione particolare agli apicoltori coinvolti in tali progetti sostenendoli – visti i problemi causati dai cambiamenti climatici che stanno avvenendo negli ultimi anni – con contributi specifici per l’acquisto delle semine di piante atte a favorire la bottinatura e quindi il ciclo del miele.
Considerato che in ogni stagione si dovrebbe prevedere un determinato tipo e numero di specie, per consentire alle api di sfamarsi tutto l’anno, e di riflesso per fare trovare loro il cibo necessario per il mantenimento della propria prole, gli apicoltori interpellati chiedono la possibilità di avere un riguardo particolare nella scelta delle sementi in modo da favorire condizioni ideali per l’ambiente e l’apicoltura.
Inoltre, è auspicabile che la Provincia Autonoma di Trento continui a promuovere, incentivare e investire su progetti territoriali presenti nelle valli trentine che vedono forti sinergie tra apicoltori, agricoltori e istituzioni, incarnando utili sviluppi in chiave ambientale, culturale e turistica; risulta infatti fondamentale garantire ai territori l’attenzione alla biodiversità che meritano e necessitano.
E’ altresì importante rammentare come un aspetto curato e gradevole del paesaggio, attraverso i diversi cromatismi che per ogni zona si andrebbero a realizzare grazie alla flora nettarifera, rendendolo più accogliente e con costi tutto sommato contenuti, rappresenti certamente un’ottima risposta sotto ogni punto di vista, da quello ambientale a quello turistico.
Per tali ragioni utilizzando gli stanziamenti già previsti a bilancio
il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento impegna la Giunta Provinciale:
• a valutare l’eventuale attivazione di stanziamenti appositi per il sostegno degli apicoltori – compresi i piccoli produttori e gli hobbisti – nell’acquisto e nell’utilizzo di sementi di flora nettarifera adatta all’allevamento apistico, da utilizzare anche su terreni non di proprietà.