Bilancio, sì della Prima commissione

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La Prima Commissione ha approvato il bilancio di assestamento 2014. Quattro sì: Zeni (Pd), Kaswalder (Patt), Civico (Pd) e Passamani (UpT). Due contrari: Borga (Civica) e Fugatti (Lega). Un astenuto: Simoni (PT).

Via ai 75 milioni della Pat per il Fondo strategico regionale.
All’inizio della seduta la Prima Commissione ha espresso parere favorevole alla delibera che ha dà il via libera alla variazione di bilancio per il trasferimento di 75 milioni di euro della Pat al Fondo strategico del Trentino Alto Adige. Un primo passo (altri 75 milioni di euro verranno conferiti dalla Provincia di Bolzano e altri 50 da Laborfonds) che condurrà alla creazione della sgr che gestirà il fondo. Fondo che a regime, ha ricordato il Presidente Rossi, dovrà arrivare a 500 milioni di euro.

Edifici Pat per le attività educative. Sì unanime.
L’articolo 49 riguarda la messa a disposizione della Pat a soggetti che svolgono attività educative. Unanime il voto.

Canoni Itea per chi è in difficoltà, cambiano i termini.
L’articolo 50 che introduce cambiamenti nella determinazione dei canoni Itea per le persone in difficoltà è passato con quattro sì e due astenuti.

Piano casa per le giovani coppie. Obiettivo giusto ma 30 milioni non bastano.
Ampio dibattito sull’articolo 51 che prevede un impegno di spesa di 30 milioni in quattro anni per contributi per l’edilizia abitativa agevolata. Un minipiano casa, come lo ha definito Rossi. Una risposta parziale che finalizza 30 milioni, che andranno per abbattere fino al 70% gli interessi sui mutui, alle giovani coppie con la logica del piano straordinario per l’acquisto e risanamento. I criteri, ha detto Rossi saranno demandati ad una delibera che partirà dall’indice Icef. Un provvedimento questo, ha detto il Presidente, diverso da quello sulle ristrutturazioni che aveva uno scopo anticongiunturale.

Invalidi, sì all’adeguamento alla legge Fornero.
L’articolo 52 è un adeguamento della norma provinciale a quella nazionale, la legge Fornero, per gli assegni sociali per gli invalidi. Il ministro Fornero ha spostato in avanti gli anni per l’assegno sociale da 65 a 67, la norma provinciale copre la differenza di questo spostamento dell’età. Una scelta, ha detto Rossi, che va a favore degli utenti. L’articolo è passato all’unanimità.

Passa anche la norma sui precari della scuola.
L’articolo 53 detta le norme della stabilizzazione dei precari della scuola. C’è il principio della continuità didattica, ha ricordato Rossi, col vincolo di permanenza di almeno tre anni nella sede scolastica. Sono norme di cornice, ha detto, di modalità che saranno ulteriormente affinate anche con confronto con il sindacato.
Civico (Pd) ha ricordato che con questa norma si dà risposta ad un’attesa, ma ha criticato la limitazione del servizio della vigilanza mensa per i soggetti esterni alla scuola.

Sì anche all’articolo sui precari delle scuole d’infanzia.
L’articolo 54, analogo al 53, stabilizza i precari delle scuole d’infanzia. L’articolo 55 è una norma di salvaguardia se il processo di stabilizzazione non andasse a buon fine. Articolo votato con cinque sì due astenuti.

Scuole d’infanzia e professionali, più personale. L’articolo 56 che incrementa la dotazione di personale delle scuole d’infanzia e delle scuole professionali fino ad un massimo di 200 unità. L’articolo è passato con cinque sì due astenuti.

Più studenti nel cda dell’Opera Universitaria
Il 57 parla di un adattamento del cda dell’Opera universitaria e con un emendamento si aumentano gli studenti rappresentati nel cda. Articolo votato con 4 sì, due astenuti.

Più chiarezza per i brevetti.
Il 58 è un coordinamento tra i brevetti dell’ università e fondazioni. Il voto: 4 sì, tre astenuti.

Cultura, contributi anche per le manutenzioni straordinarie.
L’articolo 59 riguarda la cultura. Il fine è allargare i contributi alla riparazioni e manutenzioni straordinarie. Quattro sì due astenuti.

Casa dello sport, no definitivo ad una nuova struttura.
L’articolo 60 prevede che casa dello sport vada a Sanbapolis e i soldi, stanziati nel 2007 per costruire una nuova struttura, riutilizzati per altre strutture sportive a Trento. Rossi ha detto che l’articolo va nella direzione di utilizzarle per finalità più specifiche legate allo sport i soldi che erano destinati alla Casa per lo sport. “E’ legittimo dire – ha affermato – che ci sono pochi soldi sullo sport, ma qui si evita di far andare risorse su un’iniziativa ritenuta eccessiva. Per non fare la Casa dello Sport e mettere la struttura in un compendio già costruito”. Si spenderanno 800 mila euro il resto del finanziamento del 2007 andrà alla ristrutturazione della piscina Manazzon, per sistemare piste di atletica e altri posti dove si fa sport.
Il voto: quattro sì, due no e un astenuto.

Centrale unica di emergenza nella Protezione Civile.
L’articolo 61 parla della centrale unica di emergenza che viene inserita nella legge sulla Protezione civile. Simoni ha presentato un emendamento per sottolineare il fatto che è il Presidente della Pat il capo della Protezione Civile. Emendamento che è stato approvato all’unanimità. L’articolo è stato votato con quattro sì e un astenuto.
Passa una modifica del testo unico sull’ambiente.
L’articolo 62, una modifica del testo unico sulla tutela dell’ambiente è stato votato con 4 sì e due astenuti.
Risparmio energetico nelle costruzioni, sì all’adeguamento alle norme nazionali.
Articolo 63 parla di risparmio energetico delle costruzioni. Un adeguamento della legge provinciale a quella nazionale. Il voto: tre favorevoli e tre astenuti.
L’articolo 64, la riforma urbanistica, è stato stralciato.
Revisori dei conti dell’Appa come quelli delle altre agenzie Pat.
Il 65 riguarda i revisori dei conti dell’Appa che vengono adeguati alle altre agenzie provinciali. Borga ha criticato il fatto che tra i revisori ci debbano essere esponenti dell’amministrazione della Pat. C’è confusione tra controllore e controllato, ha detto. Il voto: 5 sì, due contrari un astenuto.
Bacini Montani e alvei dei fiumi.
L’articolo 66 parla del materiale asportato dagli alvei dai Bacini Montani: si aggiunge, per poterlo computare, anche il materiale vegetale. Il voto: cinque sì due astenuti.
Le ciclabili passano dalle foreste alla viabilità.
L’articolo 67 sposta le ciclabili dalle foreste alla viabilità. Quattro sì e due astenuti.
Energia idroelettrica.
L’articolo 68 parla di energia ed è stato approvato con cinque sì e due astenuti.
L’articolo 69 che prevede le modalità di spesa è passato con quattro favorevoli, due astenuti, due contrari.
Le dichiarazioni di voto.
Civico ha detto di essere favorevole a tutta la manovra anche per la disponibilità dimostrata dalla Giunta. Fugatti invece è contrario alla manovra ed ha preannunciato che in Aula la lega presenterà emendamenti. “In questo momento di crisi – ha affermato – si poteva e di doveva fare di più sulla parte fiscale e su quella dei comuni che subiscono un’impostazione centralista. Poco si è fatto anche sul fatto che le risorse vadano prima ai trentini. Anche il meccanismo che lega il reddito di garanzia a quella che è definita cittadinanza attiva non basta”. Borga ha annunciato il suo voto contrario “anche perché – ha detto – le restrizioni di bilancio sono state causate da errori del passato. La riduzione fiscale va bene, ma alcuni settori sono stati massacrati da questa manovra”.
Simoni, a nome di PT, ha detto di aver apprezzato lo sforzo per accogliere alcuni emendamenti da parte del Presidente. Ma ha manifestato perplessità sulla poca incisività del bilancio su alcune tematiche. Il consigliere di PT ha annunciato il voto di astensione, ma in aula, ha aggiunto, ci potrà essere anche un altro voto. Kaswalder (Patt) ha ricordato che si tratta di un bilancio atteso perché immette nella società risorse importanti per l’economia e i comuni.
Passamani (Upt), ha espresso voto favorevole e il plauso per lo spirito di collaborazione col Presidente e la Giunta. Un bilancio, ha detto, che dà le prime risposte all’economia.
Zeni (Pd), presidente della Prima Commissione, ha chiuso dicendo che è stato fatto un buon lavoro da parte dei consiglieri e dei funzionari.
Il presidente Rossi ha ringraziato consiglieri e funzionari. “Scontiamo l’incertezza nei rapporti finanziari con lo Stato – ha detto – e il fatto che questo è un bilancio che poggia su un bilancio tecnico che consente una manovra limitata”. “Questo bilancio – ha concluso – dev’essere anche l’occasione per dare un esempio di un clima positivo, come è stato quello di questa Commissione. Un esempio da dare ai cittadini”.