Comunicato Stampa Orso Daniza

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La morte dell’orsa Daniza è stata sicuramente il triste epilogo di una vicenda che ormai da molte settimane ha catalizzato l’attenzione dell’opinione pubblica ed in particolar modo quella dei mass media.
Il Gruppo consiliare provinciale dell’Unione per il Trentino aveva presentato, il 3 luglio scorso, un’interrogazione volta a comprendere quali fossero le strategie in termini di monitoraggio ed intervento per quanto riguarda le incursioni degli orsi che stavano e stanno tutt’ora diventando sempre più frequenti sul nostro territorio, in particolar modo nei pressi dei centri abitati.
Vogliamo però fugare immediatamente ogni dubbio: nel caso Daniza è mancata una regia generale capace di garantire un intervento adeguato valutando i fattori in campo; forse con l’avvicinarsi del letargo sarebbe valsa la pena saper aspettare uno/due mesi al massimo per intervenire, così da poter somministrare dosi inferiori di farmaco e soprattutto garantendo una situazione di stress di gran lunga inferiore all’animale stesso che nelle ultime settimane era stato vittima di un serrato inseguimento e la cui preoccupazione per la salvaguardia dei cuccioli era evidente.
Riteniamo che il progetto “Life Ursus” sia da salvaguardare e da portare avanti con convinzione, come peraltro ha saputo ben spiegare il Presidente Ugo Rossi, con grande rispetto per gli orsi che non hanno colpe di un progetto portato avanti dall’uomo, ma con la consapevolezza che siamo giunti alla piena maturazione di tale progetto e che questo sia il momento delle decisioni importanti che non possono essere procrastinate né tantomeno lasciate ad altri.
Dobbiamo essere capaci di assumerci le nostre responsabilità: non possiamo nasconderci dietro a facili dichiarazioni “pro orso” né tantomeno cavalcare le paure della gente dichiarandoci contro il progetto “Life Ursus” e a favore dell’abbattimento dell’orso; dobbiamo valutare insieme quale possa essere l’evoluzione migliore del ripopolamento dell’orso nel nostro territorio, valutando insieme quale sia la soluzione più efficace da adottare per una pacifica convivenza fra uomo e orso.
Crediamo che in prima battuta debbano essere coinvolte le Associazioni dei cacciatori per un censimento il più possibile preciso relativo al numero di esemplari presenti sul nostro territorio e successivamente, una volta stabilito quale sia il numero sostenibile per la nostra Provincia e per l’orso stesso (non dobbiamo dimenticare che le incursioni nei centri abitati sono dovute alla mancanza di cibo), valutare con grande responsabilità le possibili soluzioni da mettere in campo.
Certamente Daniza non meritava una fine come questa; ma il Gruppo consiliare dell’Unione per il Trentino, pur profondamente dispiaciuto per quanto accaduto, vuole invitare tutti ad una profonda riflessione sulle priorità all’ordine del giorno per quanto concerne i temi dell’occupazione e dello sviluppo imprenditoriale, con la consapevolezza che se anche l’economia del nostro territorio non riparte in modo deciso il rischio concreto è quello di non poter essere in grado di garantire in futuro le risorse necessarie per lo sviluppo di progetti di ampio respiro sotto il profilo ambientale e turistico quale è ed è stato il progetto “Life Ursus”.
Come Gruppo consiliare dell’Unione per il Trentino abbiamo chiesto alla Giunta Provinciale una massiccia azione di informazione e sensibilizzazione periodica volta a modificare l’approccio dell’uomo nei confronti dell’orso e al fine di migliorare l’accettazione sociale nei confronti della specie prestando particolare attenzione alle comunità locali interessate.
Il Trentino, se da un lato esce sconfitto per la triste fine di Daniza, dall’altro deve essere in grado di riproporsi come modello per quanto riguarda la capacità di gestione delle risorse anche nel saper sviluppare modelli che in tante altre parti di Italia e di Europa ci invidiano; l’orso è una di queste realtà , ce ne sono molte altre e di questo dobbiamo essere fieri ed orgogliosi.
Perché di una cosa non dobbiamo e non possiamo dimenticarci: il Trentino sa essere prima di tutto generoso ed altruista e ormai da molti anni è laboratorio sia in termini di elaborazione politica che di sviluppo del territorio e, ne siamo convinti, sapremo cogliere questo sciagurato episodio per rilanciare un progetto, come quello legato all’orso, e un’immagine, come è ed è stata quella del nostro territorio, che ci permetterà di essere ancora un punto di riferimento nel panorama nazionale ed europeo.