“Una grande soddisfazione” così il cons. Pietro De Godenz ha commentato l’approvazione della sua mozione, condivisa con i colleghi Passamani e Tonina, dedicata a valorizzare la figura dei Vigili del Fuoco fuori servizio del Trentino.
L’approvazione è arrivata al termine di un percorso che ha visto il Consigliere UpT confrontarsi in modo assai proficuo con le sei associazioni – ringraziate più volte per il lavoro svolto- che nella nostra Provincia raccolgono le persone che, impegnate per tanti anni in prima linea nelle fila dei nostri pompieri – uno dei cardini della nostra Protezione Civile riconosciuta come un’eccellenza a livello mondiale – oggi non figurano più in servizio attivo ma continuano comunque a sentirsi e a essere Vigili del Fuoco e a collaborare, in diversi modi, con i corpi di appartenenza.
“I corpi dei vigili del fuoco volontari” ha esordito De Godenz “sono un vero e proprio fiore all’occhiello della Provincia autonoma di Trento.”
“Essi costituiscono” ha continuato “entità operanti a livello comunale, su tutto il territorio provinciale e regionale, che vantano una secolare tradizione basata sul principio dell’autodifesa delle comunità di fronte ai disastri e alle calamità.
Questa peculiare esperienza storica rappresenta una grande ricchezza per il Trentino Alto-Adige, sia in termini sociali perché comporta l’attivazione di energie, competenze e spirito di solidarietà che fanno parte del DNA delle popolazioni che vivono questo territorio, sia dal punto di vista del servizio che viene reso ai cittadini nella prevenzione degli incendi e in generale nelle attività di soccorso pubblico, attraverso un’organizzazione capillare e rodata di uomini e mezzi.”
“I dati quantitativi, aggiornati al 31 dicembre 2015, che descrivono il movimento pompieristico della nostra provincia parlano da soli: 7893 volontari, di cui 5485 in servizio attivo, e 1169 allievi” ha specificato De Godenz, che ha ricordato come le regole fondamentali riguardanti la costituzione, l’organizzazione e lo scioglimento dei corpi volontari sono contenute nella legge regionale n. 24 del 1954, come è stato confermato anche dall’art. 61 della legge provinciale n. 9 del 2011 e come, in attuazione di queste disposizioni, la Giunta provinciale abbia approvato la deliberazione n. 2984 del 28 dicembre 2012, in cui sono stati approvati – tra l’altro – gli statuti tipo dei corpi comunali dei vigili del fuoco volontari, che recepiscono i risultati di un lungo percorso di approfondimento e discussione interna al movimento dei volontari.
“Una delle modifiche introdotte nei nuovi statuti” ha ripreso il cons. UpT “è quella riguardante le tipologie di vigili del fuoco appartenenti al Corpo, che sono state ridotte a quattro: gli allievi, i vigili del fuoco in servizio attivo, i vigili del fuoco di complemento e gli onorari. Non è più prevista la figura del “vigile fuori servizio” che rientra – se lo desidera – nella tipologia “di complemento”, dopo il compimento del sessantesimo anno di età o l’insorgenza di inidoneità psicofisiche allo svolgimento di compiti operativi; senza voler entrare in questa occasione nel merito del vivace e acceso dibattito degli ultimi mesi che si è consumato all’interno della Federazione provinciale dei vigili del fuoco volontari, si vorrebbe portare però l’attenzione su una figura che nel corso del tempo è stata quasi dimenticata o comunque non tenuta nella giusta e dovuta considerazione: quella del vigile del fuoco volontario fuori servizio. E’ doveroso sottolineare, infatti, che la forza dei corpi che sono presenti in modo capillare sull’intero territorio provinciale è legata all’esperienza e alla capacità che hanno avuto i vigili del fuoco fuori servizio di trasmettere nel tempo i valori fondanti del corpo ai giovani allievi e a quelli oggi in servizio, una vera e propria eredità che costituisce un patrimonio che deve essere preservato e custodito con attenzione.”
I vigili del fuoco volontari fuori servizio – presenti come figura facente parte della struttura del corpo in ogni Statuto fino a qualche tempo fa – non smentendo la proverbiale tenacia e volontà di essere presenti nella vita sociale della comunità trentina, si sono organizzati in sei associazioni che rappresentano buona parte del territorio della nostra Provincia, continuando in modo diverso a prestare servizio e a dare il proprio contributo alla comunità trentina, ma chiedendo di poter avere nuovamente quel riconoscimento, che giustamente rivendicano con orgoglio, nei confronti dei propri associati affinché possano ancora essere parte integrante del corpo dei vigili del fuoco volontari, secondo le regole degli statuti vigenti.
“Pertanto” si è avviato a concludere la sua presentazione il cons. De Godenz “un limite legato all’età o a condizioni di salute non più sufficienti a garantire il servizio attivo non possono cancellare una storia che, in molti casi, è fatta di oltre quarant’anni di servizio all’interno di un corpo e che è fatta di relazioni, di rapporti umani, di sostegno reciproco e, soprattutto, di grande altruismo e generosità; un legame fortissimo con la comunità trentina che non può e non deve essere dimenticato ma che va salvaguardato e sottolineato con rispetto e gratitudine all’interno del movimento dei vigili del fuoco volontari con adeguati provvedimenti.”
Per le motivazioni espresse il cons. De Godenz ha quindi richiesto che il Consiglio impegnasse la Giunta della Provincia ad attivarsi nei confronti della Federazione provinciale dei corpi vigili del fuoco della Provincia di Trento per una chiarificazione circa il ruolo che i vigili fuori servizio hanno all’interno dell’organizzazione dei Corpi comunali, alla luce degli statuti vigenti, e a rimuovere eventuali ostacoli interpretativi valutando la reintroduzione in ogni statuto dei corpi della figura del vigile del fuoco fuori servizio tra i componenti del corpo stesso o, quantomeno, con una specificazione esplicita per quanto riguarda la figura del vigile del fuoco fuori servizio all’interno della categoria oggi definita negli statuti dei “vigili di complemento”; qualora tale chiarificazione venga approvata dalla Federazione provinciale dei corpi vigili del fuoco della Provincia di Trento, affinché si preveda la possibilità che tutti coloro che hanno militato nei corpi dei vigili del fuoco volontari della Provincia autonoma di Trento possano, se lo vogliono, essere integrati all’interno della categoria dei vigili del fuoco di complemento prevista dagli statuti comunali dei corpi, comprendendo anche quelli usciti dai corpi prima della riforma introdotta con la legge provinciale 1 luglio 2011, n. 9 (Disciplina delle attività di protezione civile in provincia di Trento) ed infine a prevedere, con l’accordo della Federazione provinciale dei corpi vigili del fuoco della Provincia di Trento, la possibilità di fornire un’idonea copertura assicurativa per le associazioni dei vigili del fuoco fuori servizio che oggi svolgono attività di notevole importanza nell’ambito sociale (assistenza nelle manifestazioni pubbliche solo per fare un esempio) e di supporto ai corpi che tradizionalmente venivano svolte dai vigili del fuoco volontari ma che oggi, per ragioni di numeri, tempi e costi, non possono più essere assicurate da questi.
Rispondendo, l’Assessore Tiziano Mellarini ha espresso parere favorevole per quanto concerne i primi due punti del dispositivo della proposta di mozione, rinviando alla Federazione provinciale dei vigili del fuoco volontari la valutazione per quanto concerne il terzo punto relativo alla possibile copertura assicurativa per le Associazioni dei vigili del fuoco fuori servizio.
Mellarini ha poi sottolineato l’importanza dei vigili del fuoco fuori servizio e ha ringraziato De Godenz per lo stimolo arrivato su un tema così importante per una piena valorizzazione di tali figure cardini del sistema pompieristico provinciale.
De Godenz ha ringraziato l’Assessore Mellarini ma ha chiesto che la Provincia e in particolare l’Assessorato alla Protezione civile possano sottolineare presso i vertici della Federazione dei vigili del fuoco volontari della Provincia autonoma di Trento l’importanza di garantire anche una copertura assicurativa ai vigli del fuoco fuori servizio nello svolgimento delle attività di supporto volontario alla comunità.
L’ Aula ha infine accolto la proposta, votando la mozione di De Godenz all’unanimità per quanto riguarda la premessa e i primi due punti del dispositivo, respingendo invece il terzo punto del medesimo.
cons. Pietro De Godenz
cons. Gianpiero Passamani
cons. Mario Tonina
Trento, 19 gennaio 2017