CONS. DE GODENZ: ATTENZIONE NELL’USO DEI VOUCHER, TUTELARE I LAVORATORI

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il consigliere UpT Pietro De Godenz ha presentato oggi durante il Consiglio provinciale una question time riferita al corretto utilizzo dello strumento voucher in relazione ai vari settori di impiego.

“In tutta la Penisola e anche in Trentino Alto Adige per quanto riguarda le attività lavorative dipendenti ha ormai preso piede un uso molto ampio del sistema voucher in relazione ai più disparati settori produttivi ed economici.” ha esordito De Godenz “i dati trasmessi dal Ministero del lavoro confermano che nel 2015 la nostra Provincia ha visto “staccare” circa un milione e seicentomila voucher (in Alto Adige 3,2 milioni), con una progressione impressionante dal 2009, anno in cui tale strumento è stato adottato; fermo restando la bontà di tale soluzione, addirittura fondamentale per settori quale quello dell’agricoltura e del turismo, le cui stagionalità e periodi di inattività interstagionale richiedono una forte flessibilità di impiego, appare comunque evidente come il cosiddetto voucherista in altri settori quali quello impiegatizio, commerciale o comunque non legato a turismo e agricoltura rischi di diventare un perenne precario senza diritti, pagato 7,5 Euro l’ora senza costi aggiuntivi per l’impresa assumente e senza possibilità alcuna di vedere il suo rapporto di lavoro evolvere in forme di occupazioni stabili.”

“Per quanto sopra esposto” ha chiuso il suo intervento De Godenz ” si interroga quindi l’assessore competente per richiedere se esista ad oggi uno studio diviso per settori riferito all’utilizzo dei voucher e se sia intenzione della Provincia attivarsi, attraverso un confronto con i sindacati e le associazioni professionali, affinché l’uso indiscriminato dello stesso in ogni settore occupazionale non giunga a incarnare una delegittimazione dei diritti dei lavoratori.”

Replicando a De Godenz l’assessore Gilmozzi, in sostituzione di Olivi, ha spiegato come i voucher siano uno strumento definito e regolamentato a livello nazionale che ha avuto il merito di intervenire in alcuni settori lavorativi che prima risultavano sguarniti o non presidiati – collaboratrici domestiche, lavori agricoli stagionali – . ” Le cronache” ha spiegato Gilmozzi “riportano di come siano state sollevate alcune perplessità nell’uso indiscriminato di tale soluzione che, come giustamente sottolinea il cons. De Godenz è bene monitorare. Il Trentino, trattandosi di regolamentazione nazionale non ha al momento dati ma può certamente accordarsi con l’Alto Adige per aggregare a livello regionale lo stato della situazione e dopo un attento studio, agire con le azioni che riterrà più opportune al fine di non ledere i diritti dei lavoratori.

Nella sua chiusura Pietro De Godenz ha ribadito “lo strumento dei voucher è senz’altro utile e ha anche facilitato l’emersione di attività che prima venivano svolte in nero. Rimane la necessità di continuare con lo studio di tale situazione collaborando con i colleghi altoatesini al fine di aggregare i dati e analizzarli con attenzione per fare in modo che i lavoratori non vengano discriminati. “

Qui copioa Question time voucher De Godenz

FONTE: Quotidiano TRENTINO dell' 11 maggio 2016
FONTE: Quotidiano TRENTINO dell’ 11 maggio 2016