Questa mattina durante i lavori del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento, il consigliere dell’Unione per il Trentino Pietro De Godenz ha presentato una interrogazione a risposta immediata dedicata al comparto turistico ed in particolare all’ importanza dello stesso dal punto di vista economico e lavorativo, chiedendo che il turismo venga maggiormente considerato e approfondito nei programmi formativi scolastici provinciali.
Nella sua risposta l’Assessore Olivi ha ricordato come il tema turismo e montagna sia già presente nei vari cicli di istruzione provinciali e ha citato ad esempio il recente protocollo tra Pat, Iprase e accademia della montagna. “lo studio della montagna e il raggiungimento di obiettivi coerenti con la conoscenza e la valorizzazione del nostro territorio, anche sotto l’aspetto turistico non è perseguito attraverso insegnamenti “dedicati”” ha concluso l’Assessore “ma prevedendo opportuni ampliamenti ed integrazioni delle discipline curricolari previste dai piani di studio povinciali”
Nella sua replica il cons. De Godenz ha insistito perchè si faccia di più e meglio, sottolineando nuovamente il fondamentale ruolo di volano dell’economia che il turismo incarna nel nostro territorio.
“Ho deciso di presentare questa question time in seguito a numerose indicazioni giuntemi nel tempo da parte delle associazioni di categoria del settore” ha esordito De Godenz “ recentemente anche il Presidente dell’Asat, Luca Libardi, nella sua relazione in occasione dell’Assemblea della categoria degli albergatori trentini ha sottolineato un problema che sta emergendo sempre di più nella nostra comunità rispetto al comparto turistico – cito testualmente le sue parole: quello di un atteggiamento di contrarietà, persino ostruzionistico, nonché della mancata consapevolezza che il turismo è sviluppo economico.”
“ E’ facilmente capibile” ha continuato il consigliere “come questo sia un nodo fondamentale da sciogliere il prima possibile in quanto non possiamo non affrontare un problema, soprattutto a livello istituzionale, così importante anche in considerazione del fatto che il turismo rappresenta il 15% del PIL del Trentino e, se teniamo conto anche dell’indotto, arriviamo al 28% – quasi un terzo del PIL stesso –
“In un momento storico caratterizzato dagli effetti a lungo termine della crisi economica strutturale che ha colpito così duramente il nostro Paese, e che ha avuto i suoi strascichi evidenti anche in Trentino, con un forte aumento del tasso di disoccupazione ma soprattutto della precarietà, non possiamo non sottolineare con forza i numeri che il comparto turistico vanta in termini occupazionali, con 11 mila addetti e 31 mila posti generati dalla spesa dei turisti. Già nel dicembre scorso in occasione dell’approvazione della legge finanziaria è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno volto all’introduzione di una formazione ad hoc nel percorso scolastico dei nostri studenti, a partire dai primi anni della scuola dell’obbligo, che preveda l’introduzione, in collaborazione con altri Enti della Provincia, dello studio del turismo montano e naturalistico e più in generale della “Montagna” quale disciplina da studiare sotto vari profili (storico, naturalistico, paesaggistico, economico e professionale). Sicuramente un segnale importante è stato dato con l’adozione del trilinguismo nelle scuole ma questo non può essere da solo la soluzione a tale problema.”
”Dobbiamo e possiamo fare di più per trovare una risposta concreta e vera alla preoccupante questione sollevata dal Presidente Libardi e da noi certamente condivisa ” ha concluso De Godenz.
Qui copia della Question time del cons. De Godenz sul turismo nelle scuole
Trento, 9 giugno 2015