CONS. DE GODENZ: NO ALLA RSA UNICA, BISOGNA CONDIVIDERE E PROGETTARE CON I TERRITORI

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FONTE: Quotidiano TRENTINO del 10 novembre 2015

INTERROGAZIONE CONS. DE GODENZ SU RIORGANIZZAZIONE RSA TRENTINA

In un’intervista rilasciata domenica 25 ottobre u.s. ad un quotidiano locale, l’Assessore alla Salute della Provincia, Luca Zeni, ha espresso la sua intenzione di accorpare tutte le case di riposo in un’unica azienda provinciale di servizi alla persona. Tale ipotetica riforma, come abbozzata nell’intervista, se da un lato parrebbe perseguire obiettivi ampiamente condivisibili come quelli del contenimento della spesa pubblica, di una razionalizzazione dei sistemi di gestione delle RSA e una standardizzazione delle rette sull’intero territorio provinciale, dall’altro rischia di creare forti tensioni. Si parlerà ancora una volta di centralismo mentre l’aspettativa sul territorio è quella di valutare, condividere e decidere assieme. Nel merito della questione, poi, non sembra sostenibile l’argomentazione, a mio avviso, secondo cui con un’Azienda unica a livello centrale si migliorerebbe la qualità dei servizi con una parallela riduzione di spesa: forse l’individuazione di un ambito ottimale – che potrebbe essere quello delle Comunità di valle o quello, di aree omogenee come, ad es. le valli dell’Avisio, del Noce etc. – per l’accorpamento delle RSA, garantirebbe un contenimento dei costi e al tempo stesso manterrebbe la gestione del servizio sul territorio. Per tali ragioni si interroga l’Assessore alla Salute per sapere relativamente al tema delle RSA quale sia lo stato dell’arte sul punto e se siano state già predisposte o in via di definizione proposte in tal senso.

                                                                                                                       Il Consigliere provinciale

                                                                                                                            Pietro De Godenz