Un’importante e preoccupante notizia appresa in questi giorni è quella legata alla sospensione quasi totale delle attività programmate nel reparto di chirurgia e ortopedia dell’ospedale di Cavalese a partire dal 18 giugno. Mi è stato poi riferito che da tale data dal lunedì al venerdì dalle ore 14.00 alle 18.00 saranno gestite solo le urgenze mentre l’operatività ordinaria delle sale operatorie dal 05 giugno al 01 settembre sarà ridotta alla mattina con la sospensione totale in due periodi (dal 19 al 30 giugno e dal 21 al 25 agosto). Considerato inoltre che l’Unità di Ortopedia e Traumatologia è divenuta negli anni, grazie al prezioso lavoro dello Staff coordinato con professionalità e dedizione dal direttore dott. Marco Molinari, un riferimento riconosciuto d’eccellenza ben oltre i confini provinciali, come confermato anche dalle numerose persone che ogni anno scelgono proprio Cavalese per la validità dell’assistenza resa e la caratteristica importante dell’Unità di Ortopedia e Traumatologia è l’alto livello di specializzazione raggiunto che fa della tempestività una delle sue caratteristiche peculiari, si interroga l’assessore competente per sapere come intenda operare per evitare le suddette problematiche che, sicuramente, andranno a pregiudicare il buon nome del reparto stesso e di tutta la sanità trentina.
Questa la question time, dai toni chiari e perentori, messa dal consigliere De Godenz all’attenzione dell’assessore competente nella mattina di oggi.
L’assessora Sagnana nella sua risposta ha ribadito la difficoltà di reperire personale infermieristico sopratutto nelle valli montane dove è difficile trovare alloggi idonei da destinare allo stesso. “Purtroppo” ha proseguito “non è stato possibile compensare la carenza di personale strumentista creatasi mesi fa a causa della contemporanea assenza di alcune per motivi strettamente personali, costringendo l’Azienda Sanitaria a effettuare scelte per compensare queste mancanze. In ogni caso vi sono buone prospettive di risolvere la situazione a breve anche grazie al fatto che si sta concludendo il concorso, al quale sono iscritti più di 600 infermieri, da cui attingere personale da formare come strumentista, Resta inteso che in un ospedale come Cavalese sia giusto soddisfare prima la risposta alle emergenze lasciando meno spazio all’elezione”.
“Sono soddisfatto solo in parte” ha dichiarato a margine il consigliere “in quanto vedo che c’è la volontà di risolvere il problema, ma non si può chiedere a una equipe medica di spostarsi presso l’ospedale di Borgo Valsugana per poter effettuare un intervento programmato con i relativi disagi anche per il paziente. Il problema vero è che è stato creato un reparto di eccellenza grazie a degli splendidi professionisti e un team importante che, così continuando, rischiamo venga intaccata, o peggio – anche se spero di no – persa. Per quanto riguarda il tema degli alloggi sono dieci anni che propongo di sfruttare alcuni immobili, come l’ex casa di risposo di Tesero, a foresteria da destinare al personale sanitario; dobbiamo sfruttare quegli spazi che abbiamo e trasformarli, sono consapevole dello sforzo anche economico che comporta ma è una necessità imprescindibile risolvere il problema degli alloggi”.
“E’ necessario” ha concluso il consigliere “che davvero si faccia un pensiero di ampio respiro sulle eccellenze sanitarie di valli come quella di Fiemme e non solo, al fine di tutelare coloro i quali vi lavorano e non rischiare di depauperare un patrimonio medico, di assistenza e umano che sarebbe difficile ripristinare se i medici decidessero di andarsene”.