Zeni: si cercano dei pediatri per Cavalese
TRENTO – Il consigliere Pietro De Godenz (Upt) nel «question time» in Consiglio provinciale ha chiesto all’assessore provinciale alla salute Luca Zeni cosa intenda fare per giungere finalmente ad una soluzione per permettere all’ospedale di Fiemme e Fassa di riaprire sulle 24 ore sette giorni su sette il Punto nascite e la garanzia, in piena sicurezza, dei servizi medici, in primo luogo pediatria, ad esso collegati.
L’assessore Luca Zeni ha ricordato che la Provincia ha istituito un tavolo di confronto con i tecnici sanitari delle regioni interessate per elaborare e presentare al Ministero una declinazione diversa del personale medico necessario. L’Azienda sanitaria sta proseguendo ancora nella ricerca di pediatri per l’ospedale di Cavalese.
La Provincia – ha detto Zeni – è interessata a garantire la massima continuità assistenziale attraverso professionisti di ruolo a Cavalese anche se è oggi è difficile reperire medici, il cui numero è in calo in tutta Europa. Si conferma comunque il trend in calo delle nascite anche in Fiemme e Fassa, con 141 nati (210 con proiezione su base annua) e nonostante questo il percorso nascita territoriale è garantito dall’ostetrica dedicata.
De Godenz si è detto parzialmente soddisfatto. In questi giorni dei tre concorsi promossi quello per pediatri ha visto l’iscrizione di due specialisti con i quali il punto nascite potrebbe esser riattivato. Mancano, è vero, tre ginecologi, ma nell’ultimo concorso ce n’erano 19 e oggi ce ne sono uno in mobilità e uno a tempo indeterminato, per cui vi è motivo di essere ottimisti sulla riapertura del punto nascita. «Vorrei che vi fosse un po’ più di convinzione», ha concluso il consigliere.
L’assessore Luca Zeni ha ricordato che la Provincia ha istituito un tavolo di confronto con i tecnici sanitari delle regioni interessate per elaborare e presentare al Ministero una declinazione diversa del personale medico necessario. L’Azienda sanitaria sta proseguendo ancora nella ricerca di pediatri per l’ospedale di Cavalese.
La Provincia – ha detto Zeni – è interessata a garantire la massima continuità assistenziale attraverso professionisti di ruolo a Cavalese anche se è oggi è difficile reperire medici, il cui numero è in calo in tutta Europa. Si conferma comunque il trend in calo delle nascite anche in Fiemme e Fassa, con 141 nati (210 con proiezione su base annua) e nonostante questo il percorso nascita territoriale è garantito dall’ostetrica dedicata.
De Godenz si è detto parzialmente soddisfatto. In questi giorni dei tre concorsi promossi quello per pediatri ha visto l’iscrizione di due specialisti con i quali il punto nascite potrebbe esser riattivato. Mancano, è vero, tre ginecologi, ma nell’ultimo concorso ce n’erano 19 e oggi ce ne sono uno in mobilità e uno a tempo indeterminato, per cui vi è motivo di essere ottimisti sulla riapertura del punto nascita. «Vorrei che vi fosse un po’ più di convinzione», ha concluso il consigliere.