Pediatria, urgente trovare un medico
Cavalese. De Godenz: «Dal 1° ottobre- Manca anche uno specialista sul territorio»
CAVALESE – La situazione dell’ospedale di Fiemme e Fassa continua ad essere al centro dell’attenzione politica e popolare. Giovedì, a depositare una question time sulla situazione di Pediatria – dopo la notizia data dall’ Adige che anche tra i medici di libera scelta verrà a mancare un pediatra – è stato il conmsigliere dell’Upt Pietro De Godenz.
«Se da un lato – scrive de Godenz – sembra possibile essere più positivi per quanto attiene al servizio di Ginecologia, per il quale le figure necessarie sembrano più facilmente reperibili, dall’altro è necessario trovare in tempi brevi una modalità per permettere la copertura del servizio di Pediatria per la conseguente riapertura H24 del Punto nascita».
Al momento, ricorda il consigliere, la situazione vede due pediatri già in servizio a Cavalese, compreso il primario: «Dovrebbe poi esserci la possibilità, come più volte proposto anche in alcune riunioni dall’assessore Zeni e dal presidente Rossi, di ricorrere ad uno specializzando, mentre altre due posizioni risultano coperte da gettonisti come concesso dal Ministero – e una ulteriore unità o, a livello ottimale, due, potrebbero risultare disponibili dal nuovo concorso già attivato. Tali prospettive, se concretizzate, permetterebbero quindi il completamento dell’organico necessario all’apertura H24 7giorni su 7». Scelta, per il consigliere Upt, «ancora più urgente data la recente notizia del pensionamento dal 1° ottobre 2017 della dottoressa Ferrari, che significherà una pediatra in meno anche sul territorio». Pertanto, De Godenz chiede «cosa si intenda fare per giungere, finalmente, ad una soluzione soddisfacente che permetta all’ospedale di Fiemme e Fassa di restituire ai cittadini la riapertura del Punto nascita e la garanzia, in piena sicurezza, dei relativi servizi medico-sanitari».
«Se da un lato – scrive de Godenz – sembra possibile essere più positivi per quanto attiene al servizio di Ginecologia, per il quale le figure necessarie sembrano più facilmente reperibili, dall’altro è necessario trovare in tempi brevi una modalità per permettere la copertura del servizio di Pediatria per la conseguente riapertura H24 del Punto nascita».
Al momento, ricorda il consigliere, la situazione vede due pediatri già in servizio a Cavalese, compreso il primario: «Dovrebbe poi esserci la possibilità, come più volte proposto anche in alcune riunioni dall’assessore Zeni e dal presidente Rossi, di ricorrere ad uno specializzando, mentre altre due posizioni risultano coperte da gettonisti come concesso dal Ministero – e una ulteriore unità o, a livello ottimale, due, potrebbero risultare disponibili dal nuovo concorso già attivato. Tali prospettive, se concretizzate, permetterebbero quindi il completamento dell’organico necessario all’apertura H24 7giorni su 7». Scelta, per il consigliere Upt, «ancora più urgente data la recente notizia del pensionamento dal 1° ottobre 2017 della dottoressa Ferrari, che significherà una pediatra in meno anche sul territorio». Pertanto, De Godenz chiede «cosa si intenda fare per giungere, finalmente, ad una soluzione soddisfacente che permetta all’ospedale di Fiemme e Fassa di restituire ai cittadini la riapertura del Punto nascita e la garanzia, in piena sicurezza, dei relativi servizi medico-sanitari».