CONS. DE GODENZ: RIFORMA SANITA’, BENE VALORIZZAZIONE OSPEDALI VALLI

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De Godenz:«Bene così»
Il Pd: «Qualità a rischio»

trento. Reazioni contrastanti nel mondo politico sulla proposta di “ospedale diffuso” annunciata dalla giunta provinciale. Favorevole il consigliere della val di Fiemme Piero De Godenz: «Credo risulti fondamentale rimettere al centro della discussione la ricostituzione dei distretti sanitari e, con essi, riportare in auge un modello organizzativo che veda come protagonisti gli ospedali e le strutture di valle, le quali, come abbiamo visto anche in questo terribile 2020 funestato dal Covid, stanno risultando essenziali – e sempre più lo saranno in futuro – non solo per la gestione dell’emergenza e della nuova ondata che purtroppo siamo chiamati a contrastare ma anche per continuare a fornire servizi di pronto soccorso e di ordinaria amministrazione chirurgica, sanitaria e di riabilitazione che rischiano di essere altrimenti posizionate in secondo piano». Nettamente contrario, invece, il Gruppo consigliare del Pd: «Ecco il ritorno al modello degli “ospedalini diffusi”: i vecchi distretti, le vecchie rassicuranti direzioni sanitarie, ogni ospedale che fa un po’ di tutto senza dover relazionarsi troppo con il resto del sistema. Questa decisione rischia di portare ad un abbassamento rilevante della qualità della sanità trentina. Proprio la gestione del covid ha mostrato l’importanza di un sistema sanitario unico, capace di essere flessibile e di lavorare in rete, senza le barriere burocratiche di distretti e direzioni “verticali”. Invece Fugatti, nel pieno della fase 2 del virus prova a tornare alla propaganda dei tanti ospedali di valle».


FONTE: Quotidiano TRENTINO del 13 novembre 2020


COMUNICATO STAMPA

CONS. DE GODENZ RIORGANIZZAZIONE SANITARIA, SCELTA GIUSTA

Dopo avere seguito con attenzione gli sviluppi in vista del prossimo bilancio e letto le dichiarazioni di oggi sulla stampa ritengo opportuno intervenire in merito al nuovo modello sanitario che la Giunta intende portare avanti.

In particolare credo risulti fondamentale rimettere al centro della discussione la ricostituzione dei distretti sanitari e, con essi, riportare in auge un modello organizzativo che veda come protagonisti gli ospedali e le strutture di valle, le quali, come abbiamo visto anche in questo terribile 2020 funestato dal Covid, stanno risultando essenziali – e sempre più lo saranno in futuro – non solo per la gestione dell’emergenza e della nuova ondata che purtroppo siamo chiamati a contrastare ma anche per continuare a fornire servizi di pronto soccorso e di ordinaria amministrazione chirurgica, sanitaria e di riabilitazione che rischiano di essere altrimenti posizionate in secondo piano. Inoltre esse risultano sempre più essenziali per continuare a fornire servizi sanitari alle persone anziane, le quali, per ovvi motivi, hanno maggiore difficoltà a recarsi nel capoluogo.

Per riprendere le parole del dirigente generale del Dipartimento salute della PAT, per l’azienda sanitaria si sono rivelati di cruciale importanza sia ii Dipartimento prevenzione, assente per lungo periodo e ricostituito negli scorsi mesi, sia in appoggio a Trento, i nosocomi di Rovereto, Arco e quelli di tutte le valli.

Posso dire, in conclusione, che l’idea di “ospedale diffuso” bene sembra sposarsi con le caratteristiche del nostro Trentino. Certamente molto resta da fare e, nel mio ruolo di consigliere provinciale e abitante di una valle, sarò pronto a fornire il mio contributo in questo processo di trasformazione, continuando, come sempre fatto negli scorsi anni, a confrontarmi con cittadine e cittadini, amministratori locali, medici, infermieri, oss e volontari e a portare all’attenzione della Giunta le loro osservazioni e consigli.

Cons. Pietro De Godenz

Trento, 12 novembre 2020