BILANCIO 23-25 – CONS.DE GODENZ – VIGILI DEL FUOCO: OK A ODG PER RIPRISTINARE LA FIGURA DEL VIGILE FUORI SERVIZIO

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Via libera oggi a un ordine del giorno del consigliere De Godenz dedicato ai Vigili del Fuoco trentini. “Sono molto soddisfatto perché finalmente, nelle prossime ore, porteremo a casa l’innalzamento dell’età da 60 a 65 anni l’operatività dei volontari. Cosa che da tempo sostengo raccogliendo le molteplici richieste da parte dei corpi e ora, ho proposto questo atto legislativo, l’ennesimo,” ha spiegato De Godenz “dedicato a una figura ritenuta, e giustamente, fondamentale per la nostra terra”.

“Da sempre” ha continuato “seguo i nostri corpi di vigili, i quali, mai dobbiamo dimenticarlo, rappresentano un vero e proprio fiore all’occhiello della nostra Protezione Civile, esempio di efficienza ed efficacia a livello nazionale e internazionale”.

“Per questo ho deciso di tornare sulla questione Vigili del fuoco fuori servizio, figura che era scomparsa dall’ordinamento dei corpi in seguito ad alcune modifiche di regolamento apportate negli anni e che merita, a mio avviso, di essere reintrodotta” ha ripreso De Godenz, ricordando “come la forza dei corpi che sono presenti in modo capillare sull’intero territorio provinciale sia legata all’esperienza e alla capacità che hanno avuto i vigili del fuoco fuori servizio di trasmettere nel tempo i valori fondanti del corpo ai giovani allievi e a quelli oggi in servizio, una vera e propria eredità che costituisce un patrimonio che deve essere preservato e custodito con attenzione, anche formalmente e nel riconoscimento di figure importanti per il movimento pompieristico anche se non più in servizio attivo.”

“Anche perchè” ha voluto rimarcare De Godenz “Appare evidente come un giusto limite legato all’età o a condizioni di salute al servizio attivo, o un piccolo vuoto normativo – come è di fatto quello che stiamo trattando – non possano e non debbano cancellare una storia che, in molti casi, è fatta di oltre quarant’anni di servizio all’interno di un corpo e che è fatta di relazioni, di rapporti umani, di sostegno reciproco e, soprattutto, di grande altruismo e generosità.”

Pertanto il consigliere ha richiesto un preciso impegno della Giunta con la quale si è accordato per attivare nel più breve tempo possibile un tavolo di confronto con la Federazione dei Corpi dei Vigili del Fuoco Volontari di Trento al fine di chiarire la situazione di coloro che, all’entrata in vigore della citata legge provinciale sulla protezione civile 9/2011, avessero compiuto i sessanta anni.

” Questo per fare in modo” ha concluso De Godenz “che il quadro sia chiaro e nessuno rimanga escluso. La forma è sostanza e tutti i Vigili del fuoco non più in servizio hanno il pieno diritto di veder riconosciuti i loro meriti. Sono e saranno sempre i nostri pompieri”

di seguito la proposta di ordine del giorno così come approvato

E’ risaputo come i Corpi dei Vigili del Fuoco Volontari del Trentino siano giustamente considerati un vero e proprio fiore all’occhiello della nostra Provincia Autonoma, esempio di efficienza ed efficacia a livello nazionale e internazionale. Il loro operato rappresenta una grande ricchezza per il Trentino Alto-Adige, sia in termini sociali, perché comporta l’attivazione di energie, competenze e spirito di solidarietà che fanno parte del DNA delle popolazioni che vivono su questo territorio, sia dal punto di vista del servizio che viene reso ai cittadini nella prevenzione degli incendi e in generale nelle attività di soccorso pubblico attraverso una programmazione capillare dell’attività di soccorso anche sul piano dell’organizzazione di uomini e mezzi.

Negli ultimi anni il sistema ha conosciuto una fase di revisione che ha portato a importanti e funzionali cambiamenti; una delle modifiche introdotte nei nuovi statuti, ad esempio è quella riguardante le tipologie di vigili del fuoco appartenenti al Corpo, che sono state ridotte a quattro: i vigili del fuoco in servizio attivo, gli allievi, i vigili del fuoco di complemento, e gli onorari.

Con questa revisione non è stata più prevista la figura del “vigile fuori servizio” che rientra nella tipologia “di complemento” dopo il compimento del sessantesimo anno o l’insorgenza di inidoneità psicofisiche allo svolgimento di compiti operativi e qui risiede l’oggetto del presente ordine del giorno.

Considerato come la forza dei corpi che sono presenti in modo capillare sull’intero territorio provinciale sia legata all’esperienza e alla capacità che hanno avuto i vigili del fuoco fuori servizio di trasmettere nel tempo i valori fondanti del corpo ai giovani allievi e a quelli oggi in servizio, una vera e propria eredità che costituisce un patrimonio che deve essere preservato e custodito con attenzione, anche formalmente e nel riconoscimento di figure importanti per il movimento pompieristico anche se non più in servizio attivo.

I vigili del fuoco volontari fuori servizio, non smentendo la proverbiale tenacia e volontà di essere presenti nella vita sociale della comunità trentina, si sono quindi organizzati in sei associazioni che rappresentano buona parte del territorio della nostra Provincia, continuando in modo diverso a prestare servizio e a dare il proprio contributo alla comunità trentina, ma chiedendo di poter avere nuovamente quel riconoscimento, che giustamente rivendicano con orgoglio, nei confronti dei propri associati, affinché possano ancora essere parte integrante del corpo dei vigili del fuoco volontari, secondo le regole degli statuti vigenti e possano, ad esempio, vestire nuovamente la divisa in occasioni particolari o venire convocati alle assemblee e informati di quanto avviene nei corpi volontari ai quali hanno spesso dedicato decenni.

Appare evidente come un giusto limite legato all’età o a condizioni di salute al servizio attivo, o un piccolo vuoto normativo – come è di fatto quello che stiamo trattando – non possano e non debbano cancellare una storia che, in molti casi, è fatta di oltre quarant’anni di servizio all’interno di un corpo e che è fatta di relazioni, di rapporti umani, di sostegno reciproco e, soprattutto, di grande altruismo e generosità.

Tutto ciò premesso

per tali ragioni utilizzando gli stanziamenti già previsti a bilancio

Il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento impegna la Giunta Provinciale

 

– ad attivare nel più breve tempo possibile un tavolo di confronto con la Federazione dei Corpi dei Vigili del Fuoco Volontari di Trento al fine di chiarire la situazione di coloro che, all’entrata in vigore della citata legge provinciale sulla protezione civile 9/2011, avessero compiuto i sessanta anni.