Ritengo opportuno, date le informazioni diffuse dall’Assessore Zeni nelle ultime ore, ritornare sul tema sanità in Trentino.
Il fatto che si sia deciso di tornare su scelte recenti, era la fine del 2014 quando vennero levati da alcuni ospedali di valle le figure dei Primari di anestesia, non può che essere salutata positivamente da chi, come il sottoscritto, unitamente a tutti i colleghi dell’Unione per il Trentino, sostiene da anni che una riorganizzazione solo manageriale/ragionieristica della questione non è la strada da percorrere.
Oggi quindi si va verso un primo passo importante, ripristinando i Primariati di anestesia e la copertura H24 degli anestesisti e abbracciando la teoria secondo la quale, in questo modo, più giovani professionisti vorranno venire a lavorare in Trentino, confortati dal fatto di avere punti di riferimento certi e la possibilità di accrescere la loro professionalità.
Non si tratta, come anche oggi qualcuno si ostina a ripetere, di fare passi indietro cercando di trasformare gli ospedali di valle trentini in “microsistemi chiusi dove si fa di tutto un po’”, bensì di fornire servizi efficaci ed efficienti e alcune specializzazioni di alto livello, riconoscendo la pari dignità di tutti gli abitanti della provincia, da chi vive a Trento fino a chi decide di continuare a vivere, lo abbiamo detto più volte ma repetita iuvant, nei territori alpini frettolosamente ed erroneamente definiti come “periferici”.
Da sempre l’UpT ha lavorato compatta perché si cominciassero a trovare soluzioni originali e innovative – solo negli ultimi due mesi io stesso ho presentato ben due question time e una mozione (unite alle molte altre proposte dall’inizio della legislatura), condivise e sottoscritte dai colleghi Consiglieri e Assessori del mio partito, per impegnare la Giunta a rivedere il sistema Hub&spoke declinandolo sulle vere esigenze di tutti i trentini – e le nuove scelte emerse nelle ultime ore dimostrano che eravamo sulla strada giusta.
Oggi dobbiamo continuare a insistere e a lavorare per fare in modo che questo processo di revisione positiva continui; la prossima partita da affrontare e vincere sarà quella della deroga sui punti nascita nelle valli.
In conclusione, ringrazio l’Assessore Zeni e la Giunta per quanto fatto e posso garantire che l’UpT c’è e farà la sua parte fino in fondo, come ha sempre fatto, grazie all’appoggio di tutti coloro i quali, in tutti i territori – cittadini, amministratori, professionisti della sanità e associazioni – hanno a cuore il domani della nostra Terra.
cons. Pietro De Godenz