CONS. PASSAMANI: MALGHE E PASCOLI, MODIFICARE LA LEGGE PER TUTELARE AMBIENTE, CULTURA E PROTAGONISTI TRENTINI DEL SETTORE

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Il Capogruppo UpT Gianpiero Passamani ha appena esposto in Consiglio una interrogazione a risposta immediata dedicata alla gestione dei pascoli e delle malghe trentine con particolare attenzione all’affidamento in gestione.

“All’ interno del comparto agricolo che costituisce uno dei pilastri fondamentali su cui si regge l’economia della nostra Provincia e che sta vedendo una progressiva riscoperta delle professioni collegate a tale settore, è doveroso sottolineare l’importanza delle malghe e dei pascoli” ha esordito Passamani “negli ultimi anni la Provincia ha voluto procedere ad una riorganizzazione delle modalità di affidamento e gestione delle malghe e dei pascoli pubblici per cercare di valorizzarne il ruolo sia sul fronte economico che di tutela e salvaguardia dell’ambiente montano.”

“Sono state elaborate linee guida omogenee per armonizzare tali modalità di affidamento e gestione che, però, non riescono – pur costituendo un passo in vanti rispetto alla situazione antecedente – a tutelare sufficientemente le esperienze e le peculiarità dei potenziali gestori presenti sul territorio provinciale” ha ripreso il consigliere della Valsugana “infatti, senza per questo voler imporre misure di tipo protezionistico, negli ultimi anni sono aumentati i gestori provenienti da fuori provincia che vincono i bandi di gestione delle malghe senza però garantire una continuità nel tempo e valorizzando spesso solo l’aspetto economico trascurando, invece, il profilo culturale ed ambientale.”

Per tali ragioni il cons. Gianpiero Passamani ha deciso di interrogare l’Assessore competente per sapere se siano state fatte valutazioni per quanto concerne i profili sopra evidenziati legati all’affidamento della gestione, in particolare delle malghe, e se sia stata valutata la possibilità e l’opportunità, anche tramite confronto con il Consorzio dei Comuni trentini, di introdurre una modifica all’articolo 39 della Legge provinciale 23 del 1990, considerando anche il ddl Giunta-Passamani in corso di discussione ed elaborazione, permettendo così di utilizzare lo strumento della trattativa privata previo confronto concorrenziale al posto della procedura di gara così come oggi prevista.

L’assessore Dallapiccola ha spiegato che quello citato dal cons. Passamani è un tema molto sentito e che non ha mancato di sollevare vivaci discussioni.  Ha poi spiegato come la Provincia sia attenta alla agli operatori di malga del territorio e come cerchi di favorirli e favorire le imprese agricole locali. Ha sottolineato poi come alcune amministrazioni comunali abbiano, legittimamente, privilegiato però l’introito all’attenzione ai locali dato il differente valore titoli pascolo (370 sul livello nazionale 80 a livello trentino). Per tale motivo la Provincia ha deciso di approntare un bando tipo, per favorire l’utilizzo dell’offerta economicamente più vantaggiosa e cercare di valorizzare la qualità nella gestione delle malghe e dei pascoli, mettendo in secondo piano il mero profitto e sperando che le amministrazioni comunali siano più attente a tutto ciò.

Nella replica Passamani si è detto non completamente soddisfatto della risposta” io credo che nessun comune trentino abbia intenzione di non dare risposta ai bisogni del proprio territorio o di scegliere la speculazione economica invece del bene del suo territorio e dei suoi amministrati” ha esordito “so che lei stesso aveva sollevato un certa polemica – ho recuperato ritagli di giornali in proposito- ma questo non mi trova d’accordo. Stiamo assistendo a una progressiva agonia e ad un conseguente distacco dei trentini dalla gestione delle malghe e dei pascoli. Oggi ci dice che l’85% delle malghe e dei pascoli sono gestiti da trentini e solo il 15% da persone provenienti da fuori ma sono certo che la tendenza andrà peggiorando e tra pochi anni saremo qui a leccarci le ferite se non staremo attenti.”

“Rimango comunque convinto” ha concluso Passamani “che la migliore soluzione sia rappresentata dalla modifica della legge 23 del 1990 che permetterebbe di utilizzare la trattativa privata. Questa problematica va arginata e risolta concretamente, i territori ce lo chiedono con forza.”

Qui copia Question time cons. Passamani con articoli di legge e articoli di giornale attinenti