CONS. PASSAMANI: NUOVA AUTOSANITARIA IN VALSUGANA GRAZIE A SUA INTERROGAZIONE DEL 2016

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Trentino Emergenza si potenzia con mezzi moderni e 11 nuovi operatori. Individuata la prossima sede a fianco del Cnsas

Autosanitaria e ambulanza per il 118

di Roberto Gerola PERGINE Potenziato il servizio di soccorso di Trentino Emergenza “118” con nuovi mezzi e nuovo personale, ma anche nuova sede in tempi tutto sommato brevi. Si parla allora di 11 nuovi operatori che da Trento vengono distaccati a Pergine e di due nuovi automezzi. Esattamente un’auto sanitaria (da non confondersi con l’auto medica) e un’ambulanza che vanno ad aggiungersi a quelle già operative. Poi il discorso della nuova sede che va in definizione in questi giorni. Quindi, il “soccorso” cambia tutto. L’auto sanitaria interverrà sul luogo dell’incidente e comunque della necessità insieme all’ambulanza. Sul posto saranno quindi 4 operatori (erano 2): autista e infermiere sull’auto sanitaria e due operatori sull’ambulanza. Se il paziente è grave, l’infermiere sale con lui sull’ambulanza (l’auto sanitaria segue) e lo accompagna all’ospedale, altrimenti, sempre l’infermiere si sgancia e torna operativo altrove. Se il paziente non è grave, viene trasferito all’ospedale con l’ambulanza e l’aiuto sanitaria è libera. Il servizio del 118 ha due ambulanze di giorno e una di notte dal lunedì al venerdì; di sabato e domenica invece una sola ambulanza. Nelle ore diurne è sempre disponibile l’auto sanitaria 7 giorni in settimana. Di notte, sono in servizio l’ambulanza con 2 operatori e una seconda ambulanza con autista e infermiere. Un tempo, di notte era in servizio una sola ambulanza integrato dalla reperibilità (che è stata tolta). Di sabato e domenica opera anche il Soccorso Croce Rossa Italiana. Modifiche sostanziali anche per la sede 118 (e Croce Rossa Italiana) in viale dell’Industria. La loro definizione è prossima. In passato c’era stati altri progetti, ma sono stati abbandonati. Si parlava di trasferire le ambulanze al Villa Rosa (sul retro) ma logisticamente sono state riscontrate estreme difficoltà per le necessariamente rapide uscite delle ambulanze. Abbandonato anche il progetto di sistemare nuovi prefabbricati (locali per soccorso Cri) sulla terrazza del centro servizi e di un modulo per ricovero automezzi 118 nel portico sempre del centro servizi. La nuova progettazione modifica radicalmente tutto, nel senso che le proposte citate sono state accantonate per considerare invece la proposta di un nuovo modulo su due piani (piano terra e primo piano) da realizzare a fianco della sede del Soccorso alpino (lato via Petrarca) dove adesso lo spazio è occupata da tettoia e parcheggio – deposito confinante con l’area del cantiere comunale. Al primo piano uffici, locali, spogliatoi per Trentino Emergenza e locali – sede per Soccorso Cri. Al piano terra, garage – ricovero per automezzi. Potrà contenere 8 mezzi del 118 e 4 della Cri che potrà avvalersi anche del garage sotterraneo vigili del fuoco come ora. I locali liberati passano ai vigili del fuoco e al Comune. Il nuovo modulo è a carico del Comune che si avvarrà di specifici finanziamenti.
FONTE: Quotidiano TRENTINO del 29 giugno 2016

Di seguito si riporta Question Time del Capogruppo Passamani del 7 settembre 2016

 

SUBITO UNA NUOVA AUTOSANITARIA PER LA VALSUGANA.

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA
(Articolo 155 del regolamento interno)

Il sistema sanitario trentino sta subendo una riorganizzazione molto importante che sta coinvolgendo settori strategici della sanità del nostro territorio. In tale contesto si sta profilando, alla luce dei dati a disposizione relativi agli interventi negli ultimi mesi in Valsugana, il rischio di avere una carenza delle autosanitarie e del relativo personale soprattutto in considerazione dell’aumento delle chiamate per interventi di emergenza, che non sempre possono essere coperti dai servizi dei volontari. E’ altresì da evitare che ci possa essere un intasamento del pronto soccorso di Borgo Valsugana o di Trento quando ciò potrebbe essere evitato o quantomeno contenuto dall’assegnazione di un’autosanitaria in più che potrebbe operare a scavalco fra le due Comunità di valle, garantendo un servizio di prossimità estremamente importante visti i numeri della popolazione della Valsugana intera (quasi 80.000 persone) e la forte vocazione turistica di alcune zone come, in particolare, quella del lago di Caldonazzo e di Levico con il conseguente aumento del numero di potenziali utenti del servizio sanitario provinciale. Per tali ragioni si interroga l’assessore competente per capire se possa essere una strada percorribile quella di mettere a disposizione dei territori della Valsugana un’ulteriore autosanitaria a scavalco delle due Comunità di valle al fine di garantire una maggiore copertura per gli interventi di emergenza, visto che già oggi le unità disponibili riescono a garantire con grande difficoltà la copertura delle richieste da parte dei nostri concittadini.

Il Consigliere provinciale

Gianpiero Passamani