PERGINE – Dopo i gravi danni causati alla frutticoltura trentina dalle gelate di aprile, ora i produttori agricoli della Valsugana sono minacciati dal moscerino dei piccoli frutti (Drosophila Suzukii Matsumura). La preoccupante situazione (calo della produzione, ridotta qualità della frutta e limitati margini economici per l’intero comparto agricolo) è stata evidenziata da un’interrogazione a risposta immediata presentata ieri dal consigliere Gianpiero Passamani (Capogruppo Upt) in apertura del consiglio provinciale di Trento. «L’agricoltura trentina è in grande difficoltà dopo i danni delle gelate di aprile, che hanno intaccato gran parte della produzione, con gravi ricadute commerciali e occupazionali – ha spiegato Gianpiero Passamani – a peggiorare tale situazione già compromessa, si sta ripresentando la mosca dei piccoli frutti (Drosophila Suzukii), che negli ultimi anni ha messo in ginocchio i produttori di ciliegie e piccoli frutti, tipologie di rilevante e crescente importanza per l’agricoltura trentina».
Drosophila suzukii, arrivata in Trentino una decina di anni fa, oggetto di studio e ricerche da parte della Fondazione Mach di San Michele, ma sino ad ora senza trovare un’adeguata ed efficace tutela. «La Drosophila si è spostata su colture che originariamente non attaccava – ricorda Passamani – nemmeno la soluzione strutturale delle reti ha dato un riscontro significativo per contenere questa piaga». L’attenzione del consigliere è rivolta anche alla produzione delle ciliegie sul conoide perginese della Marzola, dopo un confronto con i produttori delle frazioni di Roncogno, Costasavina, Susà e Canale. «La produzione di ciliegie la scorsa stagione è stata salvata dalle specie precoci che non erano state aggredite, ma quest’anno l’allarme è partito proprio da tali tipologie precoci, già attaccate dalla micidiale Drosophila, con il rischio che tutta la gamma produttiva venga compromessa – conclude Passamani – è importate sapere quali interventi la giunta provinciale intende attivare per debellare la Drosophila legati sia alla ricerca, al possibile ripristino di protocolli fitosanitari utilizzati negli anni scorsi (come il dimetoato) e a strumenti finanziari per aiutare il comparto agricolo».
Pronta la risposta in aula da parte dello stesso presidente provinciale Ugo Rossi (era assente l’assessore Dallapiccola): «Le politiche europea e provinciale sono orientate a promuovere la difesa passiva delle colture dalle avversità atmosferiche e dalle fitopatie, garantendo alle imprese agricole un reddito anche nelle annate climatiche più sfavorevoli – ha spiegato il presidente Rossi – sono previste delle polizze assicurative con un intervento pubblico fino al 65% sul costo del premio, Il Codipra ha messo a punto una polizza che copre tutti i danni da eventi atmosferici e da Drosophila (in Trentino sono assicurate il 70% delle produzioni di ciliegie e il 2-5% dei piccoli frutti). Altri contributi, previsti dal Psr 2014-2020, riguardano l’acquisto di reti e l’utilizzo di molecole anti Drosophila».
«È fondamentale agire in fretta e bene – ha concluso Passamani – si deve tutelare in ogni modo gli agricoltori trentini, garantendo strumenti finanziari ed assicurativi ma anche precisi protocolli già attuati nel 2016».