PRIMIERO/VANOI – L’ambito per le gestioni associate che include Sagron Mis, Canal San Bovo, Mezzano e Imer non si può modificare. E dunque dovrà essere il commissario ad acta nominato pochi giorni fa dalla giunta provinciale a risolvere i problemi che hanno indotto Canal San Bovo (nella foto, il municipio) e Imer a rifiutarsi di approvare le delibere per l’avvio delle gestioni associate. È stato l’assessore provinciale Carlo Daldoss a escludere che possano esserci delle modifiche, rispondendo ieri al question time presentato dal capogruppo dell’Upt Gianpiero Passamani. Il consigliere provinciale giudicava «incomprensibile» la nomina del commissario per Canal San Bovo e Imer, «visto e considerato che tali amministrazioni hanno più volte richiesto una revisione dell’ambito e un’analisi più approfondita dei costi e benefici di tale soluzione. Il nodo di tale ambito è costituito dalla notevole distanza che separa i comuni di Canal San Bovo, Mezzano e Imer, tutti confinanti l’uno con l’altro, dal comune di Sagron Mis con cui dovrebbe essere sottoscritto il progetto di gestione associata; tali difficoltà e diseconomicità rischiano di essere accentuate nel periodo invernale in cui le abbondanti nevicate potrebbe costituire un impedimento fisico per lo spostamento del personale all’interno di tali amministrazioni, già ridotte all’osso in termini di organigramma. Molto più naturale, come hanno più volte avuto modo di ribadire i sindaci di Canal San Bovo, Mezzano e Imer, sarebbe una gestione associata tra le tre amministrazioni e un’altra fra Sagron Mis e il comune di Primiero San Martino di Castrozza».
Rispondendo, Daldoss ha spiegato che «la possibilità di rivedere gli ambiti richiederebbe una deroga ad hoc per Sagron Mis che non è assolutamente praticabile (pur condividendo le preoccupazioni espresse per la lontananza e le difficoltà di gestione) poiché l’organizzazione attuale del Comune di Sagron Mis.
FONTE: Quotidiano L’ ADIGE del 30 novembre 2016