Nell’odierna seduta del Consiglio Provinciale il Capogruppo dell’ Unione per il Trentino Gianpiero Passamani ha presentato una question time in merito alla chiusura di numerosi sportelli di Poste Italiane s.p.a. sul territorio provinciale.
“Questa vicenda sta allarmando numerosi concittadini e molte amministrazioni locali che si vedono privati di un servizio pubblico essenziale” ha esordito Passamani ”la situazione è amplificata dalla scarsa comunicazione fra la società di gestione e le Istituzioni allo scopo di conoscere l’esistenza di un piano complessivo di riorganizzazione del servizio a livello provinciale e dalle poche informazioni disponibili in ordine alle ragioni di tali chiusure” e ha continuato ”se da un lato si può capire che eventuali sportelli a poca distanza l’uno dall’altro possano essere unificati, dall’altra se il problema fosse legato solo ai costi fissi derivanti dagli affitti delle sedi dislocate sul territorio si potrebbe aprire un tavolo di confronto fra Provincia, Poste Italiane e amministrazioni comunali allo scopo di valutare la possibilità di mettere a disposizione strutture comunali non utilizzate ad un canone moderato o, in casi straordinari, in comodato d’uso, ove ciò servisse a evitare gravi disagi alla popolazione nel caso di grandi distanze dallo sportello più vicino. E’ altresì bene ribadire che questo problema tocca le valli quanto le città, emblematico è stato nelle scorse settimane il caso di Arco ma in questi giorni sono alla ribalta delle cronache le chiusure di Caoria e di Marco di Rovereto, dove si sta ragionando di proporre un ricorso amministrativo al TAR per bloccare tale chiusura”. Passamani si è poi riferito al vicino Alto Adige e alla scelta operata per trovare soluzione allo stesso problema “il Presidente Kompatscher ha avviato negli ultimi mesi un’intensa trattativa con il Governo e i vertici di Poste Italiane con l’obiettivo di assumere competenze in questo settore nell’ambito del pacchetto da 100 milioni annui previsto dall’Accordo di Milano, dunque senza gravare ulteriormente sul bilancio provinciale.” Per tali ragioni il consigliere Passamani ha interrogato la Giunta provinciale allo scopo di conoscere quali soluzioni intenda adottare per affrontare nel migliore dei modi questa problematica e se intenda aprire, prendendo spunto dall’esempio altoatesino, una trattativa con Poste Italiane e il Governo nazionale per concordare, pur nel rispetto delle reciproche competenze, un piano di riorganizzazione degli sportelli che tenga conto delle specificità del territorio e che riesca a garantire un servizio minimo a tutti i cittadini.
Rispondendo al quesito il Vicepresidente Olivi ha ribadito la valenza imprescindibile di un servizio come quello postale e ha affermato di aver avviato negli scorsi mesi contatti con Poste Italiane per richiedere una il mantenimento degli sportelli in zone di montagna come la nostra, caratterizzate da una particolare orografia.
“Purtroppo il confronto con Poste Italiane S.p.a.” ha continuato Olivi “non ha portata agli esiti sperati e come conseguenza alcuni sportelli periferici sono stati avviati alla chiusura.
Il Vicepresidente ha poi affermato di aver scritto di sua iniziativa a fine agosto a Poste Italiane nel tentativo ultimo di bloccare queste chiusure, ma Poste ha risposto nuovamente negativamente appellandosi alla delibera Agicom del 2014 e affermando di avere la facoltà di chiudere gli uffici postali.
“Rimane solo la strada di un’azione speciale e specifica in tal senso da attuare in modo congiunto con l’Alto Adige, interessato dalla medesima problematica” ha concluso Olivi.
Nella sua replica il cons. Passamani ha chiaramente espresso il suo disappunto, pur capendo che la difficoltà nel trovare soluzioni derivi non da carenze della Provincia di Trento nell’intervenire ma dal trincerarsi di Poste Italiane dietro uno sterile formalismo burocratico, e ha ribadito con forza la necessità di collaborare con l’Alto Adige al fine di trovare risposte utili alle esigenze del territorio Trentino e dei suoi cittadini.
Qui copia della question time del cons Passamani sulla chiusura degli sportelli postali in Trentino