PERGINE Torna alla ribalta il tema della riattivazione dell’indirizzo tecnico-economico all’Istituto Marie Curie di Pergine, la cui soppressione era stata annunciata l’anno scorso. Ieri il consigliere dell’Upt Gianpiero Passamani ha depositato un “question time” in vista del consiglio provinciale della prossima settimana. Dopo aver ricordato che l’abolizione era “avvenuta nonostante le forti proteste”, scrive: “Inutile ribadire le posizioni dei rappresentanti delle Istituzioni locali, dei docenti, dei genitori e degli stessi alunni; dopo il percorso di valutazione per una possibile riproposizione dell’indirizzo abolito concordato con il presidente e assessore all’istruzione Ugo Rossi, si era prospetta una riattivazione di un corso più mirato, provvisoriamente denominato “Tributario dell’impresa”, che aveva riscontrato il parere favorevole dei dirigenti provinciali preposti e della Commissione provinciale chiamata a valutare la petizione che aveva visto raccolte in pochi giorni oltre 2.600 firme. Nonostante questa apertura, avvenuta nei mesi scorsi, ad oggi non si conoscono le tempistiche e se sia realmente nelle intenzioni dell’assessorato e del Dipartimento della conoscenza riattivare già a partire dal 2017 (come inizialmente prospettato in Commissione provinciale) tale indirizzo, che potrebbe essere realmente innovativo nelle modalità e nei contenuti, e sul quale sono state investite grandi risorse in termini di idee e tempo dedicato da parte dei docenti per fornire ai tecnici provinciali un progetto di sicuro interesse e che allo stesso tempo anche una risposta concreta all’offerta di lavoro del settore, soprattutto per le aziende della Valsugana”. Passamani chiede di sapere quali siano le intenzioni sulla possibile riattivazione dell’indirizzo tecnico-economico al “Curie” viste le numerose richieste da parte dei genitori e delle imprese, con particolare riferimento al progetto predisposto dai docenti dell’Istituto stesso in accordo con il Dipartimento della Conoscenza della Provincia e quando, eventualmente, si intenda riaprire tale indirizzo. (r.g.)
FONTE: Quotidiano TRENTINO del 29 ottobre 2016