CONS. PASSAMANI: SS47 VALSUGANA, SUBITO UN PIANO PER LA SICUREZZA

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Ieri un altro incidente sulla retta di Ospedaletto. Il sindaco Ruggero Felicetti chiede una task force: «Servono più controlli»


IL SINDACO DI OSPEDALETTO Non è questione di divieti, qui manca il senso del rispetto delle regole da parte degli automobilisti


di Francesca Quattromani


TRENTO «Pochi centimetri e potevo morire». E’ sconvolta la mamma di Torcegno coinvolta nell’ ennesimo incidente sulla statale della Valsugana, nella retta di Ospedaletto. A causare l’incidente, il mancato rispetto dei divieti in vigore dalla scorsa settimana. Divieto di sorpasso e limite dei 70 all’ora per 8 km tra Castel Ivano e Grigno. Lo scontro di ieri è avvenuto nel comune catastale di Castel Ivano, che degli 8 km di retta incriminata detiene il primato di tratto più pericoloso. E’ , infatti, il tratto più stretto. Ieri mattina, poco prima delle 8. 00, la donna stava andando verso Grigno a bordo della sua auto, una Clio nera, quando si è vista piombare davanti una Honda Civic grigia in sorpasso diretta a Trento. A bordo un giovane di 22 anni di Belluno che stava tentando di rientrare da un sorpasso. Linea continua, divieto di sorpasso, limite di velocità. Il giovane ha ignorato tutto. Secondo le prime ricostruzioni, avrebbe superato prima due auto per poi tentare il sorpasso di un camion. In quel momento stava arrivando la Clio della 35enne di Torcegno, con a bordo un ragazzo di 17 anni. Impossibile completare la manovra. Le auto si sono scontrate. «Ho cercato di evitarla» racconta la signora. Tutto inutile. L’impatto e la Honda del 22enne di Belluno che poi incastra a fianco del camion. Miracolosamente nessuno dei coinvolti ha riportato gravi ferite. Tutte e tre le persone sono state visitate all’ospedale di Borgo per accertamenti. Tra i primi ad arrivare sul luogo dell’incidente, ieri mattina, il sindaco di Ospedaletto Ruggero Felicetti. Un sindaco indignato: «Non è questione di divieti, qui manca il senso del rispetto delle regole da parte degli automobilisti». Quello di ieri mattina è il secondo incidente sul medesimo tratto di strada, a quattro giorni dall’entrata in vigore del provvedimento che impone divieto di sorpasso e limite dei 70 all’ora su 8 km di strada tra Castel Ivano ed Ospedaletto. La retta di Ospedaletto, la chiamano, anche se la strada si divide equamente sui comuni di Castel Ivano, Ospedaletto e Grigno. Il tratto più brutto è sul comune di Castel Ivano: qui l’incidente di ieri, qui quello di domenica scorsa. Nello stesso tratto, 200 metri prima, in direzione Bassano, un’ autobotte finì fuori strada. E’ successo due settimane fa. Il traffico rimase bloccato per 11 ore. «I provvedimenti da soli non bastano – tuona il sindaco di Ospedaletto, Felicetti – Servono controlli». Un impegno corale che però andrebbe condiviso tramite la conferenza dei sindaci (sono 18) della bassa Valsugana. Ieri Felicetti si è già mosso in Provincia, in via del tutto informale. Nella bisaccia delle richieste ci ha messo: controlli serrati da parte di quelle forze che sono preposte a farli e divieti di transito per trattori o mezzi lenti. «I percorsi alternativi ci sono», dice il sindaco. Lungi dal suggerire alle forze dell’ordine strategie di intervento, Felicetti ragiona sulle forze che comuni e provincia potrebbero prevedere per supportare la task force necessaria per far rispettare ciò che andrebbe rispettato da se, la legge. Sulla statale, fresca di divieti e limitazioni di velocità, riflette amaro Felicetti, non mancano i cartelli, ma il buon senso degli automobilisti, l’educazione stradale. «Non si tratta di fare cassa con i controlli su strada, ma di fare sicurezza» chiosa deciso il sindaco che oggi è di nuovo in Provincia. In tal senso anche l’interrogazione presentata da Gianpiero Passamani, capogruppo provinciale Upt, che chiede come la Provincia intenda operare «per garantire la presenza costante di controlli per il rispetto del limite di velocità e sorpasso sulla ss47, la pronta gestione dei rallentamenti causati dai veicoli lenti e se intenda supportare la Comunità Valsugana e Tesino nella gestione di eventi stradali rilevanti, applicando il piano di viabilità alternativa da essa predisposto».

 

FONTE: Quotidiano TRENTINO del 28 giugno 2017