Che anno è stato il 2015 per la politica Trentina?
Si è trattato certamente di un anno complesso, potremmo definire di transizione, ma certamente si vedono le basi per un grande rilancio a breve.
Quali sono stati gli obiettivi che l’UPT ha raggiunto in consiglio provinciale?
Innanzitutto mi sia permesso sottolineare il grande lavoro svolto da tutto il Gruppo provinciale del quale ho l’onore di essere Capogruppo. Come detto, abbiamo lavorato molto e su molti fronti ma se devo scegliere un risultato in particolare dico che questo 2015 ci ha permesso di rafforzare il dialogo e il collegamento tra le valli e il capoluogo.
La sconfitta di Dellai a Trento lancia un segnale per il congresso di gennaio dove Mellarini probabilmente diventerà segretario del partito, e poi cosa succederà?
L’UpT è un partito aperto, popolare e democratico, nel quale gli aderenti sono liberi di votare chi ritengono migliore per rappresentarli. Chiunque vinca a gennaio, deve scegliere la parola RILANCIO come suo imperativo, non la parola DIVISIONE. Io continuerò a lavorare come ho sempre fatto perché il Gruppo UpT e il partito dialoghino e si rafforzino sempre più. Dal lato pratico, sto già pensando una mozione da presentare al nostro congresso nella quale chiederò che chi dovesse perdere, qualora scegliesse di uscire dal partito e dal Gruppo, dovrà dimettersi dalla carica istituzionale che detiene e che ha raggiunto anche grazie alla sua militanza nello stesso.
L’Upt nella riorganizzazione della sanità sui territori ha avuto un ruolo fondamentale per fermare i programmi della Borgonovo Re, ma ora secondo lei nella nuova pianificazione dell’assessore Zeni cosa c’è di diverso da quello della sua predecessora?
Notiamo un diverso approccio al problema. L’assessore Zeni fino adesso, stimolato e pungolato certamente anche dal nostro lavoro, ha dimostrato di voler ascoltare maggiormente i territori e le loro esigenze, cercando una mediazione con la difficile situazione del momento che stiamo vivendo.
Che fine farà la nostra autonomia se andiamo avanti di questo passo?
Sono convinto che ci sarà ancora e sarà ancora la chiave per declinare il Trentino verso un futuro d’eccellenza. Per questo stiamo tutti lavorando per ammodernare il Trentino e la sua Autonomia speciale: per farne ancora un modello da esportare in tutte le Regioni italiane.
Tutti parlano di rinnovamento, ma pare che forse nessuno sappia bene cosa fare. Come giudica quindi il rientro nella politica provinciale di Dellai? e a parer suo come giudica la costruzione del «cantiere»?
L’ho detto e lo ripeto perché ne sono convinto: Lorenzo Dellai è una risorsa per il Trentino tanto che avevamo chiesto a Lorenzo di fare il padre nobile del Partito – come Presidente del parlamentino – e di seguire il progetto locale, raccordandolo con il Nazionale dal punto di vista politica, dato il suo importante e prestigioso ruolo di Deputato.
Venendo al Cantiere a Trento credo che si tratti di una lista civica, proveniente dall’UpT come tante altre ve ne sono state e ve ne saranno sul territorio, tanto che tutti noi abbiamo votato a favore di questa soluzione su Trento. Cosa diversa – e che per me non esiste come prospettiva – è definirla come una nuova aggregazione filo-Pd.
si sente di avere la coscienza pulita per quanto fatto nel 2015?
Certamente sì, anche se, avendo una mentalità da uomo d’ azienda, non sono mai contento: dico sempre a me stesso che potevo fare di più e meglio e mi impegnerò pertanto a farlo nel 2016.
C’è una cosa che non rifarebbe in questo 2015?
Alcune scelte, come ad esempio quelle riguardanti le elezioni Amministrative a Pergine: la mia indole mi consigliava di rimanere nel Centrosinistra Autonomista ma con Roberto Oss Emer come candidato sindaco.
Questa maggioranza arriverà al 2018? e poi che succederà? governerete ancora con il pd?
Certamente arriveremo al 2018, e credo che si potrà ancora governare con il Pd. Il compito dell’Unione per il Trentino è però quello di riappropriarsi del suo ruolo di collante della coalizione – non per forza esprimendo il candidato Presidente – ma esercitando la funzione di cardine: solo così il CSA potrà tornare coeso e risultare rinforzato.
Ha un rimpianto per questo 2015 dal punto di vista politico?
Il tempo perso negli ultimi mesi a litigare sulla posizione di questa o quella persona all’interno del partito invece che dedicarci totalmente ai temi suggeriti dai nostri concittadini trentini che vogliono e meritano risposte.
Quali sono gli obiettivi principali che il suo partito intende raggiungere per la fine del 2016?
La parola chiave è ancora RILANCIO. Attraverso la legge di stabilità 2016 che stiamo approvando in questi giorni verranno garantiti molti servizi, prestata attenzione alle parti sociali, realizzati sgravi fiscali e aiuti – con più di 200 milioni dedicati al mondo delle imprese e del turismo; e ancora lo sblocco di 120 milioni destinato ai comuni. Tanto verrà realizzato e di questo siamo soddisfatti ma aggiungo che adesso tocca una particolare attenzione al mondo degli artigiani che sono un motore fondamentale per il Trentino, spesso dato per scontato e poco supportato. Ora dobbiamo sostenerli per far ripartire, assieme, l’edilizia privata e la realizzazione dei lavori pubblici.
La Valdastico si farà? il ddl per il contrasto all’omofobia ritornerà in aula?
Ho sempre espresso di essere favorevole alla Valdastico ma con alcune e chiare condizioni: non deve essere impattante, e nella sua costruzione vanno tutelate e sviluppate in chiave ottimale per i residenti e per il turismo, anche dal punto di vista ambientale, zone dal potenziale ancora solo parzialmente espresso – pensiamo, per fare un esempio, a come sarebbe bella una zona dei laghi in Valsugana senza traffico e urbanisticamente recuperata nel pieno rispetto, ripeto, dei contadini e degli operatori economici valsuganotti e delle loro attività. Sinceramente, credo che però alla fine non se ne farà nulla, poiché non vedo questa grande corsa a stanziare le risorse necessarie. Credo che si tratti, purtroppo, solo di un tira e molla fatto da alcuni per avere dal governo centrale la tanto sospirata proroga della concessione dell’A4.
Per quanto riguarda la legge sull’omofobia, mi auguro innanzitutto che venga presto superato lo stallo con la ripresa della trattazione a livello nazionale del disegno di legge Scalfarotto, attualmente congelato, che andrebbe a coprire anche per noi in trentino l’attuale vuoto normativo. Altrimenti, qualora fossimo chiamati a ridiscutere su una legge provinciale, la sua approvazione sarà possibile solo semplificandola molto e riuscendo a sciogliere i nodi dell’articolo 5 – riferito alla trattazione sul gender nella scuola – e all’articolo 9 – riferito al tema gender nel mondo del lavoro. E qui, come già visto negli scorsi tentativi, la strada è tutta in salita e molte sono le opposizioni.
Quali sono le proposte che l’UPT porterà sul tavolo per l’economia e per sconfiggere la disoccupazione giovanile?
Io e i miei colleghi consiglieri De Godenz e Tonina seguiamo da vicino e tocchiamo con mano quotidianamente le difficoltà legate all’economia e al mondo del lavoro in trentino. Proprio per questo un Ordine del giorno dell’UpT che presenterò nei prossimi giorni in Consiglio provinciale impegna la Giunta a prevedere nel corso del 2016 uno stanziamento specifico per la formazione continua che potrà costituire una leva importante per mantenere ed aumentare la competitività, la produttività, e l’innovazione delle aziende trentine – con un’attenzione particolare alle aziende Artigiane – e di conseguenza garantire ed aumentare i posti di lavoro nella nostra provincia, in particolare per quanto riguarda i giovani. Vorrei inoltre ricordare il nostro disegno di legge sulla semplificazione burocratica che verrà discusso nei primi mesi del 2016 e potrà certamente contribuire, se approvato, al rilancio del sistema Trentino.
Vuole lanciare ai trentini un messaggio di speranza per il 2016 ?
Ai Trentini che ci leggeranno dico che siamo sulla strada buona, quella, finalmente, della vera ripresa, e sono sicuro che tutti assieme, ognuno per la sua parte, riusciremo, da buoni montanari quali siamo, a raggiungere la vetta. Ovviamente aggiungo poi di cuore gli auguri per un Sereno Natale ed un Felice e Proficuo 2016 !
INTERVISTA RILASCIATA ALLA VOCE DEL TRENTINO IN DATA 15 DICEMBRE 2015 – SI RINGRAZIA ROBERTO CONCI