CONS. PASSAMANI: VALSUGANA, FERROVIA DELLE DOLOMITI UNA GRANDE OCCASIONE

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In questa tornata di Consiglio il Capogruppo UpT Passamani ha presentato una Question Time dedicata alla sua Valsugana e in particolare alla possibile realizzazione di un sistema ferroviario che avrebbe una rilevanza turistica, e quindi economica, di assoluto valore.

“Da anni è in cantiere l’idea di realizzare un circuito ferroviario a forte valenza turistica Belluno-Calalzo-Cortina-Dobbiaco-Brunico-Bressanone-Bolzano-Trento-Primolano-Feltre-Belluno, integrato con percorsi ciclabili e servizi di trasporto su gomma.” ha esordito ” e a inizio 2016 a Cortina d’Ampezzo, Veneto e Provincia autonoma di Bolzano, siglavano un protocollo d’intesa, allargato poi anche alla Provincia di Belluno. Considerando che nel 2026 è prevista l’apertura del tunnel ferroviario del Brennero – che porterà su rotaia 5 milioni di turisti l’anno – appare evidente la forte potenzialità turistica dell’Anello per le Dolomiti anche in Provincia di Trento e la necessità di mettere in sicurezza e destinare sempre più anche al trasporto merci la linea della Valsugana, in considerazione dell’incremento del traffico pesante su quell’arteria grazie a una congiuntura economica in ripresa.”

Pertanto Passamani ha interrogato la Giunta Provinciale per sapere quale sia allo stato attuale il coinvolgimento della Provincia Autonoma di Trento nel progetto di connessione tra Ferrovia della Valsugana e Feltre e quali le ipotesi di valorizzazione dell’intera linea.

Dettagliata la risposta dell’assessore Gilmozzi ” l’importanza di trasferire il beneficio dell’entrata in funzione della gallaria del Brennero e di conseguenza dello sviluppo del Corridoio Ten-T ai territori limitrofi, è una della priorità che la Giunta provinciale ha ritenuto strategiche fin dallo sviluppo del Piano Urbanistico Provinciale del 2008 con l’introduzione dei corridoi di connessione delle valli trentine con i corridoi europei di mobilità. L’anello ferroviario delle Dolomiti rappresenta fra questi un sistema di integrazione turistico-economico che pone lo sviluppo  non più su una mobilità del trasporto su gomma ma attraverso lo sviluppo della mobilità ferroviaria. Lo scorso  mese di maggio presso il comune di Lamon si è tenuto un convegno proprio per studiare le ipotesi di progetto sviluppato negli anni e confrontarsi sui successivi passi per dare concretezza agli interventi.” ” Per quanto riguarda l’asse Trento-Feltre” ha ripreso Gilmozzi “l’elemento cardine mancante è la connessione dalla Bassa Valsugana alla città di Feltre. Su tale connessione ci sono valutazioni economiche e territoriali che pongono l’esigenza di analizzare scenari alternativi e valutare quale sia la soluzione migliore considerando il rapporto costo-beneficio. Inoltre non bisogna sottovalutare l’importanza che ha comunque la linea esistente per la vera funzionalità del ring, in quanto i collegamenti diventano appetibili se sono efficienti ed efficaci. In tal senso i lavoro di ammodernamento posti in essere da RFI – parliamo di ben 60 milioni di Euro – e la successiva progettazione degli interventi di elettrificazione porteranno ad una maggiore efficenza della linea ma soprattutto alla possibilità di sfruttare in pieno le capacità della linea con convogli che possano essere resi disponibili da altri operatori. Nei prossimi mesi è previsto o sviluppo di studi e verrà poi firmata nel mese di luglio apposita convenzione tra Provincia autonoma di Trento, Provincia di Belluno, Regione Veneto e RFI. Importante è che anche le regioni a noi vicine  collaborino e che venga riconosciuta la valenza nazionale del progetto. Deve esserci corresponsabilità di finanziamento, in questo modo potremo realizzare quanto da lei richiesto” ha concluso.

Nella replica Passamani ha ringraziato l’assessore Gilmozzi e si è detto soddisfatto della risposta, sottolineando come sia necessario essere concreti per far sì che venga potenziato il servizio su rotaia utile per il turismo ma anche per le merci e quindi per l’economia in generale. ” Vedo davvero della concretezza in quanto ho appena sentito” ha ripreso Passamani “e ne sono contento. Conosco bene le esigenze della Valsugana perché ci vivo e lavoro da tutta la vita. Ora bisogna fare sul serio, ce lo chiedono le imprese ed il territorio, auspico pertanto che la strada intrapresa venga percorsa fino in fondo e che si possa vedere presto realizzato questo ring ferroviario che può significare mobilità green, aumento del turismo, del passaggio di merci e, quindi, della crescita e del benessere per il Trentino e per la Valsugana in particolare. Grazie.”

 

Qui copia Question Time Passamani ferrovia Dolomiti Valsugana