CONS. DE GODENZ: PRESENZA DEL LUPO IN FIEMME E FASSA – QUALE STRADA PER IL TRENTINO RIGUARDO ALLA QUESTIONE LUPO?

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Pietro De Godenz, consigliere provinciale dell’Unione per il Trentino, ha deciso di dedicare la sua interrogazione a risposta immediata di oggi al sentito tema del lupo in Trentino, concentrandosi in particolare sulle recenti vicende di attacchi e danni perpetrati in Val di Fiemme e Fassa agli animali al pascolo e chiedendo una linea chiara all’assessore Dallapiccola su come la PAT intenda gestire questo fenomeno, evidentemente sempre più frequente negli ultimi mesi.

“E’ ormai assodata la presenza di lupi nelle zone di Fiemme e Fassa” ha cominciato il suo intervento De Godenz “fenomeno evidenziatosi lo scorso anno e in crescita, come confermano le recenti razzie di animali nei pressi di Passo Fedaia (luglio 2017) – a cui il Gruppo UpT aveva già dedicato un’interrogazione – in Val Grepa e in località Lastè del Lusia – nell’agosto di quest’anno e anche in questi giorno a Campitello.”

“La questione preoccupa giustamente i cittadini, i cacciatori ed in particolare gli allevatori delle due valli i quali, come anche confermato nella partecipata assemblea tenutasi a Predazzo alcuni giorni fa – alla quale non si capisce perché nessun consigliere provinciale sia stato inviato, ha sttolineato De Godenz – chiedono vengano messe in campo misure efficaci per evitare il ripetersi di quanto avvenuto con la gestione delle problematiche riferite alla presenza di orsi in Trentino e al relativo corollario di danni e aggressioni.”

“A questo vanno ad unirsi” ha evidenziato De Godenz “le recenti intenzioni annunciate da Bolzano, con il Presidente Kompatscher – proprio lo stesso giorno dell’assemblea – che ha manifestato la volontà di sganciare l’Alto Adige dai progetti Life Ursus e Life Wolfalps.”

Pertanto De Godenz ha interrogato l’assessore competente per sapere se sia intenzione anche del Trentino condividere con la Provincia di Bolzano iniziative congiunte e soprattutto quali azioni la Provincia intenda mettere in campo per tutelare gli allevatori, per limitare i danni causati dai lupi in generale e se si intendano avviare azioni specifiche di coinvolgimento di tutti gli attori interessati, onde evitare che la situazione sfugga al controllo.

Nella risposta l’assessore competente ha dichiarato ” noi procediamo costantemente con Bolzano soprattutto con il Ministro e nei rapporti con Roma , diversa è la dichiarazione tutta politica del Presidente Kompatscher – che io non ho però sentito – riguardo alla volontà di recedere dagli impegni presi con i sopracitati progetti riferiti a lupi e orsi.  La nostra Provincia  è stata guida per la gestione del lupo in questi anni a livello nazionale compartecipando alla stesura delle best practice in particolare  in riferimento al monitoraggio, alla prevenzione e alla gestione dei danni e soprattutto anche a stilare un’ipotesi di controllo. la quale passa oggi da una norma che ha proposto il Ministro Galletti alla Conferenza degli assessori all’agricoltura d’Italia e che di fatto è stata rifiutata dagli stessi ad esclusione della Toscana, del Trentino e appunto di Bolzano.

Ciò detto, siamo convinti che questo nostro appoggio, seppur ancora insufficiente a far proporre la norma, rappresenti un aggancio utile al Ministro per poterla riproporre; rimaniamo anche convinti che mentre noi, da una parte, spingiamo a livello nazionale e europeo perché sia possibile effettuare un controllo della specie dall’altra ci sono comunque, in Trentino in particolare ma ora anche in Alto Adige, problematiche importanti e di complessa soluzione; Anche in Alto Adige, ad esempio, per la prima volta si sono dovuti confrontare quest’anno con una coppia di lupi in Val d’ultimo Per quanto ci riguarda abbiamo provveduto in ogni maniera possibile –  ad esempio con cani e  reti – e pagando i danni al 100%. In particolare è risaputo che sono tre gli ingrendienti che mitigano i danni: prendere un cane pastore, mettere gli animali in recinto tutte le sere e possibilmente mettere un cane a guardia del recinto. Chi opera in questo modo ha una riduzione quasi totale dei danni da lupo. Certo vanno cambiati abitudini e comportamenti. Dobbiamo poi aggiungere che il lupo, purtroppo, sta tornando per conto proprio e non poter attivare politiche di controllo non ci permette di essere più incisivi nel tutelare i nostri allevatori e contadini, ai quali siamo vicini. Stiamo continuando a lavorare a tutti i livelli, provinciale, nazionale ed europeo per trovare le migliori soluzioni possibili e mitigare danni e disagi causati dal lupo.

Pronta la replica di De Godenz che ha concluso “sono soddisfatto che si operi in accordo con Bolzano e che si faccia tutto il possibile per trovare soluzioni. Mi ha fatto molto piacere anche la posizione chiara assunta dalla Giunta negli scorsi giorni proprio appena dopo il deposito della mia Question time e il fatto che si stia concordando il da farsi anche con il Ministro nazionale. Dobbiamo essere attenti e convinti nell’approntare un programma di gestione chiaro e ben definito, le nostre montagne vanno gestite e va preservato il loro eccezionale patrimonio, unico sia dal punto di vista agricolo che turistico. Dobbiamo evitare l’aggravarsi di questa situazione che si è sviluppata negli ultimi 12 mesi e farlo il più possibile in maniera congiunta con Bolzano. Sono convinto che il problema sia all’attenzione della Giunta e aggiungo che non possiamo permetterci che per paura del lupo vengano riportati a casa gli animali dal pascolo prima del tempo stabilito e che gli allevatori abbiamo paura. Ringrazio quindi l’assessore per le sue precisazioni che mi trovano concorde e invito a continuare con ancora più convinzione su questa strada.”

Qui copia Question time cons. Pietro De Godenz su gestione lupo in Trentino