CONS. TONINA: BCC, NECESSARIO VIGILARE ATTENTAMENTE SULLA RIFORMA IN CORSO

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FONTE: Quotidiano TRENTINO del 24 febbraio 2016

Question time di Tonina

Riforma Bcc, in Consiglio. Rossi chiede cambiamenti

TRENTO La riforma delle Bcc è stata una delle protagoniste ieri del question time in consiglio provinciale. Mario Tonina ha infatti voluto portare le preoccupazioni del mondo cooperativo trentino per quanto sta accadendo a Roma. «Seppur condividendo i principi ispiratori del progetto di autoriforma del credito cooperativo, è doveroso rimarcare l’importanza di uno dei principi cardine della cooperazione ovvero quello dell’indivisibilità dei patrimoni costruiti attraverso un meccanismo intergenerazionale, principio che viene scardinato dal decreto emanato dal Governo»,ha detto Tonina. «Con il meccanismo del “way-out” si trasforma una partecipazione “simbolica” del socio attuale in una effettiva, scardinando la logica stessa della cooperativa e dei fondi indivisibili». Tonina voleva capire dalla giunta provinciale «se abbia valutato l’opportunità di un incontro con la delegazione parlamentare trentina-regionale al fine di approfondire un tema così delicato e importante per ciò che rappresenta la cooperazione nel nostro territorio anche ai fini della presentazione da parte della delegazione parlamentare, sentiti i vertici delle banche interessate e di questo Consiglio, di emendamenti al testo presentato dal Governo. Ricordo che le riserve di una cooperativa non possono essere assimilate a quelle di una qualsiasi altra forma di impresa affrancandole pagando una semplice imposta sostitutiva: i soci attuali non sono proprietari ma “usufruttuari”, tant’è che se la cooperativa viene chiusa il patrimonio viene devoluto ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione, Promocoop in Trentino. La norma così come formulata va quindi rivista» e ha concluso Tonina «chiedo che ci si attivi nei confronti del Governo anche attraverso il coinvolgimento dei nostri parlamentari al fine di modificare – in sede di conversione in legge del decreto – questa clausola di uscita, con effetti potenzialmente devastanti in prospettiva non solo per il credito cooperativo, ma anche per gli altri settori della cooperazione». Rispondendo a Tonina, il governatore Ugo Rossi ha confermato che la giunta sarà impegnata «a vigilare costantemente sull’attuazione del decreto con la volontà di salvaguardare il più possibile la particolarità del nostro sistema cooperativo e la sua capacita di operare dentro e fuori la nostra Provincia. Chiederemo allo Stato che vengano fatti dei cambiamenti soprattutto per fare in modo che il paventato gruppo unico nazionale non abbia un pericolo costante di vedere uscire dalle sue fila realtà del credito cooperativo attraverso la clausola di uscita, oggetto di contestazioni e rilievi sia da parte di questo Consiglio che a livello nazionale».

FONTE: Quotidiano TRENTINO del 24 febbraio 2016