CONS. TONINA: CINGHIALI BASSO SARCA, BEN VENGA IL SUPPORTO DEI CACCIATORI

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«Che intervengano anche i cacciatori accanto al personale provinciale per ridurre la presenza del cinghiale nelle zone del Basso Trentino e del Baldo». A portare il problema sul tavolo del consiglio provinciale è stato il consigliere Mario Tonina (Upt), che ha presentato un’interrogazione a voce nella seduta di mercoledì.
I cinghiali, ha spiegato, sono una presenza «non sporadica ma consolidata» anche sul monte Baldo e sul territorio di Nago Torbole e non solo in valle di Ledro e nella zona di Tremalzo, dove hanno danneggiato in maniera seria i prati e l’ambiente. La presenza del cinghiale, che si ripopola in maniera esponenziale, rappresenta pure un problema di equilibrio naturalistico per la fauna. «Diventa improrogabile perciò – ha osservato Tonina – l’attività del Comitato Faunistico e l’opera di contenimento delle popolazioni di cinghiali e ibridi attraverso provvedimenti efficaci e ben venga il coinvolgimento non solo degli agenti di vigilanza ma anche dei cacciatori proprio per contribuire più velocemente al contenimento della specie dati i tassi di riproduzione molto alti e la massiccia presenza di ibridi. Pertanto è ragionevole cambiare modalità di intervento». L’assessore all’agricoltura Michele Dallapiccola (Patt) ha assicurato che il problema è tenuto sotto osservazione e che se ne tratterà al prossimo Comitato. Tonina ha ricordato che «dei 28 abbattimenti realizzati finora nel Basso Sarca e nella riserva di Nago-Torbole, ben 24 sono avvenuti lo scorso anno e 26 sono ibridi».

FONTE: Quotidiano L’ADIGE del 20 gennaio 2017