Il cons. Mario Tonina ha presentato stamane una question time dal titolo “Paventata chiusura di alcuni ambulatori del medico di medicina generale in Val del Chiese” concordata con il Presidente della Comunità delle Giudicarie Giorgio Butterini.
“È recente” ha esordito Tonina “la notizia che un medico stimato di medicina generale operante nel Basso Chiese, ha rassegnato al Distretto Sanitario le proprie dimissioni con decorrenza 1 maggio p.v. in quanto prossimo al pensionamento. Di conseguenza tutti i pazienti di quel medico dovranno necessariamente scegliere fra i medici di assistenza primaria inseriti nello stesso ambito che tuttavia risultano essere prossimi alle limitazioni imposte dal massimale di pazienti loro concesso. Vi è comunque la possibilità di scegliere un altro medico da parte dei pazienti, ma ciò comporterebbe l’impossibilità di garantire un’adeguata assistenza a causa dell’eccessiva distanza tra lo studio del medico e il domicilio dell’assistito anche in considerazione del fatto che non sarebbe sempre garantito il servizio di trasporto.” E ha ripreso “tale eventualità porterà presumibilmente ad usufruire in modo improprio del Pronto Soccorso con un inevitabile aumento dei costi per l’APSS e disagi sul piano organizzativo. In particolare a Castel Condino e Brione si verrebbe a manifestare un bisogno di assistenza dato che il mantenimento dello studio professionale del medico di medicina generale che ora vede un congruo orario di attività, verrebbe a mancare. Tutto ciò premesso si chiede all’Assessore competente se è a conoscenza della situazione venutasi a creare in Val del Chiese, se intenda prendere dei provvedimenti al fine di garantire, secondo criteri di razionale organizzazione, l’accesso alle prestazioni sanitarie di base nelle aree periferiche e se non ritenga opportuno rivedere la dimensione degli ambiti territoriali”. “Aggiungo” ha concluso il cons. delle Giudicarie “che i pazienti che dovranno scegliere entro questa settimana un altro medico sono più di 1500, facile quindi immaginare i disagi causati, e che proprio ieri in occasione della possibilità data dall’ Azienda Sanitaria di scegliere il nuovo medico, c’è stato un forte malcontento da parte di alcune centinaia di persone in quanto sembra che non saranno garantiti gli ambulatori; sia il sindaco di Castel Condino che l’ex Sindaco di Brione hanno espresso grande preoccupazione per il disservizio che si verrebbe a creare; infatti se si dovessero chiudere quei 2 ambulatori, ci sarebbero disagi in particolar modo per la popolazione anziana. I cittadini del Basso Chiese chiedono una risposta a questo problema particolarmente sentito in queste settimane.”
L’ assessore competente Zeni ha risposto” in riferimento alla richiesta del cons. Tonina comunico che dal primo maggio andrà in pensione il dottor Antolini medico di medicina generale che garantisce a Brione e a Castel Condino rispettivamente solo un’ora di ambulatorio alla settimana; al contempo risulta che con il primo maggio ben due medici di medicina generale della zono apriranno un nuovo ambulatorio (secondario) a Condino – a pochi km dalle località sopracitate – assicurando, ciascuno, due ore a settimana di ambulatorio.”
“Specifico inoltre” ha ripreso Zeni ” che entrambi i medici hanno ancora ampie disponibilità nella scelta del medico condotto in grado di assorbire totalmente i pazienti oggi seguiti dal dott. Antolini che non hanno già optato per altri medici. Una diversa soluzione, ancora allo studio, potrebbe essere la suddivisione in due ambiti del territorio Giudicarie Rendena: ambito sud – Comuni di Bondone, Borgo Chiese, Castel Condino, Pieve di Bono-Prezzo, Storo, Val Daone – e un ambito nord con i restanti comuni. Così facendo risulterebbe inseribile nell’ambito sud un nuovo medico. “
“Tale ipotesi” ha concluso Zeni ” non è percorribile da subito in quanto richiederebbe diversi passaggi burocratici e comporterebbe una situazione di difficoltà per i due medici che stanno per aprire studio a Condino oltre a creare squilibri rispetto agli altri ambiti provinciali. Siamo comunque disposti a un continuo confronto per trovare le soluzioni ottimali.”
Nella replica il cons. Tonina ha affermato di essere al momento parzialmente soddisfatto ma che la soddisfazione, sua e degli abitanti del Chiese, sarà piena se si avvererà quanto proposto dall’ assessore Zeni.
“Probabilmente rivedere gli ambiti di riferimento potrebbe essere una soluzione ” ha specificato “certo è che in questo momento la chiusura di alcuni ambulatori riguarda il Basso Chiese ma che, stante l’accordo provinciale per i medici di medicina generale del 2013, questo problema riguarderà presumibilmente TUTTA la comunità trentina e in modo particolare le periferie, sulle quali va posta sempre più attenzione, se non vogliamo avere cittadini di serie A e di serie B, e se non vogliamo, in questo caso, correre il rischio di aumentare gli accessi al Pronto Soccorso anche quando non è necessario.”
“Ribadisco” ha concluso Tonina “che la Politica, oggi più che mai, deve dimostrare grande attenzione e sensibilità nei confronti dei territori più periferici e soprattutto in merito a determinate problematiche, come quella appena affrontata; dobbiamo cercare di mantenere i servizi nei centri più piccoli per evitare i disagi che si verrebbero a creare in modo particolare per le fasce più deboli. Sono convinto sia una priorità per la Politica trentina in questo momento, pena lo spopolamento di alcuni nostri territori. Aggiungo che, vista la disponibilità che c’è sempre stata e che c’è, sia di Castel Condino che di Brione, nel mettere a disposizione gratuitamente gli ambulatori per i medici di medicina generale, auspico davvero che si possano mantenere, anche attraverso la disponibilità al confronto emersa dall’ assessore e che ciò possa essere confermato in tempi brevi.”
Qui copia Questin time del cons. Tonina su chiusura ambulatori in Val del Chiese
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