Opposizioni all’attacco dopo la strage di pecore in val Venegia. Dallapiccola: «Prelievi non praticabili»
L’assessore: lupo, volano per l’ecoturismo
TRENTO Le opposizioni vanno all’ attacco dopo la strage di pecore avvenuta tra la val Venegia e passo Valles: nella notte tra sabato e domenica un lupo ha fatto strage di pecore e agnelli, alcuni sbranati, altri solo azzannati, altri infine finiti in un dirupo nel vano tentativo di salvarsi. «La presenza del lupo, sommata a quella dell’orso, preoccupa sempre più i proprietari di bestiame», denuncia il consigliere provinciale di Fi Giacomo Bezzi, che in un’interrogazione chiede quante stragi di lupi in Trentino siano state accertate e in che zona, se i proprietari di bestiame che hanno subito perdite siano stati indennizzati, se la questione del ripopolamento del lupo sia stata sollevata nella predisposizione del Piano nazionale di gestione della specie e se alla luce dei ripetuti attacchi la Provincia intenda attivarsi perché venga stabilito un tetto massimo a tale presenza. Anche Maurizio Fugatti (Lega) denuncia che «nei giorni scorsi sui monti della Lessinia l’azione predatoria dei lupi è continuata facendo purtroppo aumentare il numero di capi morti coinvolti. La conta degli ultimi mesi è impietosa: uccise da maggio 5 pecore, due capre e due manze. I danni economici per gli agricoltori sono importanti, al punto che non pochi stanno seriamente pensando di abbandonare l’agricoltura di montagna». Fugatti chiede conto delle voci che vorrebbero il lupo presente anche sul Baldo, vicino al confine con Verona. Intanto l’assessore Michele Dallapiccola in risposta a un’interrogazione di Mario Tonina (Upt), spiega che la Provincia ha messo in atto azioni per ridurre e prevenire i danni da lupo attraverso recinzioni elettriche, dissuasori acustici e cani da guardia, da malga Riondera a malga delle Cime, dalla Sega di Ala a malga Posta sul Carega. Interventi di contenimento della specie «non appaiono in questo momento praticabili in Lessinia – spiega l’assessore – perché non si è in presenza di una popolazione di lupo “in stato di conservazione soddisfacente” secondo gli standard europei». Ricorda poi che «nell’ultimo secolo non esistono casi documentati in Europa di persone attaccate e uccise da lupi». Infine, spiega, «la possibilità che la presenza del lupo costituisca un volano per forme di eco-turismo è un dato in Abruzzo, Piemonte, Francia. In Trentino si stanno muovendo i primi passi, con uscite con accompagnamento, corsi per accompagnatori e un primo sentiero tematico a malga Riondera».
Qui copia Interrogazione del cons. Mario Tonina-riguardo-lupo-su-monti-Lessini-di-Ala
Qui copia integrale risposta interrogazione lupo monti Lessini assessore Dallapiccola
FONTE: Quotidiano TRENTINO del 6 settembre 2016