Il cons. Mario Tonina ha appena depositato una interrogazione a risposta scritta intitolata “Ritardi dei pagamenti sulla misura 13 del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020”.
Di seguito se ne riporta copia integrale
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
(art. 151 del Regolamento interno del Consiglio)
Ritardi dei pagamenti sulla misura 13 del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020
L’applicazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 rappresenta la concreta implementazione sul territorio della Provincia Autonoma di Trento di quanto stabilito ai sensi del Reg UE n. 1305/2013 e più precisamente definisce gli interventi cofinanziati (FEASR, STATO, PAT) in agricoltura.
Con delibera della Gp 1593 del 21/09/2015 sono state approvate le disposizioni attuative che regolano l’applicazione delle misure 10, 11 e 13 del PSR 2014-2020 della Provincia autonoma di Trento, relativamente alla presentazione delle domande di aiuto. Vengono così apportate alcune modifiche, suddivise per misura, introdotte dalla versione 1.3 del PSR rispetto alla versione precedentemente approvata con deliberazione della Gp n. 521/2015.
Con del. della Gp 1593/15 si sostiene che:
“Nella sua prima stesura la Misura 13 “Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici”, aveva un approccio strategico fortemente ambientale diventata ora un intervento economico di sostegno al reddito per compensare, rispetto alle aree non svantaggiate, le difficoltà di conduzione ed i minori redditi delle aziende agricole che operano nelle zone di montagna. La graduazione del premio è ora riconducibile ai diversi sistemi agricoli, gli importi unitari sono parametrati in funzione di svantaggi fisici quali l’altitudine e la pendenza dei terreni ed infine è prevista una degressività degli aiuti in funzione dell’estensione aziendale.
I parametri aziendali a carattere ambientale, inizialmente proposti, quali il rapporto foraggere/mais ed il carico uba/ha, non sono stati accettati dalla Commissione.”
Le modifiche riportate nell’allegato alla delibera stessa destano però non poche preoccupazioni considerate le conseguenze che comportano per le aziende trentine. Preme ricordare, a questo proposito che il settore lattiero caseario provinciale attualmente si inserisce in un panorama economico europeo quanto mai difficile in quanto fortemente penalizzato dalla crisi economica generale e che ha risentito del passaggio dal sistema delle quote latte ad un sistema di libera concorrenza. È ormai noto che ciò ha provocato un aumento dell’offerta costringendo le nostre aziende zootecniche a confrontarsi quotidianamente con il mercato internazionale e di conseguenza con una crescente volatilità dei prezzi.
In un momento particolarmente difficile per il comparto quindi, l’erogazione della cosiddetta “indennità compensativa”, il cui ritardo e importante riduzione stanno generando forti preoccupazioni per la tenuta dell’intero sistema, sta mettendo in grande difficoltà soprattutto le nostre aziende zootecniche. E’ necessario e improrogabile dare perciò risposte a quanti non hanno ancora beneficiato di quell’aiuto che rappresenta, per numerose aziende, un sostegno al reddito e un’importante risorsa per far fronte agli impegni finanziari.
Considerata anche la strategicità del comparto agricolo e zootecnico per tutta l’economia del territorio quale elemento fondamentale del Trentino, della montagna e della tenuta del sistema socio-economico locale,
interrogo l’Assessore competente per sapere:
1. quante sono le domande previste sulla misura 13 del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 ancora in sospeso e quante globalmente anche in relazione alle previsioni del PSR;
2. quali sono i tempi previsti per l’istruttoria delle pratiche inevase inerenti gli aiuti previsti dalla misura 13 e quali siano i tempi previsti per l’erogazione dei pagamenti;
3. se intenda, viste le importanti riduzioni sull’indennità compensativa, trovare risorse integrative per contenere le perdite che molti agricoltori lamentano, garantendo in questo modo le stesse risorse come già avvenuto per lo scorso PSR;
e qualora riuscisse a trovare risorse integrative,
4. come intenda recuperare le risorse integrative al fine di garantire l’indennità compensativa nell’entità erogata negli anni scorsi;
5. se le risorse che si intendono reperire sono “una tantum” o se invece si intende trovare una soluzione strutturale al fine di garantire sicurezza agli agricoltori;
6 se, vista la necessità di apportare modifiche al PSR, si intendano attivare aiuti aggiuntivi a carico del bilancio PAT al fine di integrare le risorse già presenti nel Piano di Sviluppo Rurale evitando doppie istruttorie;
7. se intenda coinvolgere il Tavolo provinciale di dialogo permanente tra i rappresentanti della filiera agricola e di quella zootecnica, i sindacati agricoli, la Cooperazione e le istituzioni interessate al fine di definire una strategia condivisa per il Trentino in grado di raggiungere obiettivi di medio e lungo termine nonché di individuare strategie di prospettiva;
8. se intenda, visto l’importante calo di risorse sulla misura 13 del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020, attivarsi a livello europeo per la nuova Politica Agricola Comune, al fine di tutelare maggiormente il settore zootecnico e i territori di montagna anche coinvolgendo altri territori alpini in primis l’Euregio.
A norma di regolamento, si chiede risposta scritta.
Cons. Mario Tonina
Cons. Gianpiero Passamani
Cons. Pietro De Godenz