FINANZIARIA: APPROVATO ODG DEL CONS. TONINA SU PROVVEDIMENTI URGENTI A SUPPORTO DEL COMPARTO APISTICO PROVINCIALE

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E’ stato approvato oggi un ordine del giorno, avente come primo firmatario il cons. Mario Tonina a supporto del comparto apistico della Provincia Autonoma di Trento.

L’assemblea legislativa ha fatto proprie le richieste del cons. Tonina, riconoscendo la fondamentale importanza di salvaguardare questo settore fondamentale per l’agricoltura, la ricerca e l’occupazione provinciali.

Di seguito si riporta il testo dell’ordine del giorno

PROPOSTA DI ORDINE DEL GIORNO N 10

Provvedimenti urgenti a favore del comparto apistico

In data 24 luglio 2014 è stata approvata la mozione n. 24/XV avente per oggetto “Interventi a sostegno degli apicoltori” che non ha ancora trovato attuazione anche per quanto attiene l’impegno della Giunta provinciale di riferire alla commissione consiliare permanente competente per materia in merito alle iniziative adottate al fine di dare attuazione all’atto di indirizzo approvato.
Si vuole riproporre all’attenzione dell’assemblea legislativa il tema riguardante la salvaguardia di questo importante comparto in relazione agli effetti incidenti sull’agricoltura, sul piano terapeutico e della ricerca in generale, nonché su quelli occupazionali.
Il comparto apistico da sempre è stato rilevante per l’economia trentina, impegnando intere generazioni e ancora oggi costituisce un importante settore che dà lavoro ad un discreto numero di persone, rappresentando, quindi, una realtà ben consolidata che costituisce un significativo indotto economico, contribuendo in modo determinante allo sviluppo dell’agricoltura, dell’ambiente e alla promozione turistica della nostra provincia.
È risaputo che le api sono organismi fondamentali per la conservazione degli ecosistemi e la loro attività di impollinazione è fondamentale non solo per l’agricoltura, ma anche per la conservazione della biodiversità vegetale e, quindi, dell’ambiente nel suo insieme. Oggi le api senza l’azione degli apicoltori, sia professionisti che hobbisti, non sono più in grado di sopravvivere. Sostenere l’apicoltura diventa, quindi, basilare sia per la salvaguardia dell’ambiente, che per il mantenimento di un’attività imprenditoriale importante per il Trentino.
Va ricordato, inoltre, che l’apicoltura non dà reddito solo a chi se ne occupa, ma dà anche benefici a tutto il settore agricolo grazie all’azione pronuba delle api, senza la quale verrebbe meno tutta una produzione agricola, frutticola e sementiera, basti pensare che la produzione di mele e piccoli frutti, di cui la nostra Provincia è grande produttrice, senza il prezioso lavoro degli apicoltori, subirebbe un vero e proprio tracollo con indiscutibili ripercussioni anche dal punto di vista economico.
Le avverse condizioni climatiche di quest’anno hanno determinato fioriture scalari e confuse, infierendo in modo rilevante sull’andamento produttivo stagionale di miele e anche degli altri preziosi prodotti delle api, riducendone drasticamente le produzioni. Sono infatti state rilevate temperature, che hanno reso l’attività di questi importanti insetti impollinatori discontinua e difficoltosa. Proprio a questo proposito sono da evidenziare l’aumento di costi che gli apicoltori hanno dovuto sostenere per farsi carico dell’aiuto alla nutrizione delle api stesse. Lo scarso livello nutrizionale degli alveari insieme a fattori di tipo climatico e ambientale hanno favorito, inoltre, la recrudescenza di alcuni stati patologici per le api con conseguente grave compromissione dello stato generale ed elevati tassi di mortalità già riscontrati nel corso dell’autunno. Situazione prognostica di ulteriori gravi danni che si verificheranno nei prossimi mesi invernali.
Si ricorda, inoltre, che gli apicoltori, in particolare quelli professionisti, essendo mancate negli ultimi anni produzioni adeguate per problemi di carattere ambientale, sanitari, climatici e genetici si trovano attualmente in grande difficoltà. Si rileva, pertanto, che complessivamente in Trentino sono coinvolti un numero considerevole di persone che da anni lavorano nel settore apistico e che, trovandosi in difficoltà già da qualche anno, data la mancata o scarsissima raccolta durante le fioriture principali, potrebbero abbandonare il loro prezioso lavoro, mettendo a repentaglio anche le produzioni agricole.
A preoccupare gli apicoltori non è soltanto la scarsa produzione di miele, ma anche lo stato in cui versano gli alveari svernanti. Occorre ricordare che già in autunno inoltrato molti apicoltori hanno perso numerose colonie: questi due fattori potrebbero portare ad un pesante ridimensionamento del patrimonio apistico trentino nella prossima stagione con gravissime ripercussioni ambientali e agricole. In tal senso diventa strategico, data l’importanza che la ricerca riveste per la valorizzazione dell’intero settore apistico, una stretta collaborazione con la Fondazione Edmund Mach e l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, per quanto riguarda una sperimentazione mirata a dare risposte concrete per l’apicoltura e a promuovere un’attività di formazione e assistenza al mondo apistico.
Durante tutta la stagione si è reso necessario da parte di molti apicoltori nutrire le proprie api con costi di circa 15-20 euro ad alveare e ciò nonostante il numero delle colonie si è contratto. Risulta pertanto opportuno e improcrastinabile aiutare economicamente gli apicoltori a fronte sia della spesa sostenuta per la nutrizione delle api, sia dei costi per la ricostituzione del patrimonio apistico nella prossima stagione.
Alla luce della gravità della situazione in cui versa il comparto apistico in Trentino e della nuova problematica sanitaria data dal piccolo coleottero degli alveari (AETHINA TUMIDA) appare necessario un intervento di sostegno economico a favore degli apicoltori.

Tutto ciò premesso,

Visti il Capo IV in materia di salute, il Capo VII in materia di istruzione e ricerca e il Capo VIII in materia di lavoro del ddl n. 51/XV

IL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

impegna la Giunta provinciale

1. a dare prioritaria attuazione all’art. 14 della legge provinciale n. 2/2008 “Norme per la tutela e per la promozione dell’apicoltura” in relazione all’istituzione della commissione apistica provinciale, quale organo competente ad individuare adeguate modalità di intervento e risposte efficaci e coordinate alle problematiche del settore;
2. a sostenere sul piano economico gli apicoltori, sia professionisti che hobbisti, e a promuovere interventi di informazione, formazione e guida, attivando opportune procedure di raccordo con la Fondazione Edmund Mach e l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, per i profili inerenti la ricerca, nonché l’attività di consulenza e di formazione in campo apistico;
3. a reperire nelle corrispondenti unità previsionali di base del bilancio le risorse necessarie per sostenere tale comparto in relazione alle criticità evidenziate in premessa;
4. a riferire alla commissione consiliare permanente competente per materia entro due mesi dall’approvazione del presente atto sulle iniziative adottate, al fine di dare attuazione ai punti precedenti.

Il Consigliere provinciale
Mario Tonina

Il Consigliere provinciale
Pietro De Godenz

Il Consigliere provinciale
Gianpiero Passamani

Trento, 17 dicembre 2014