Il primo Maggio ricorre la Festa dei Lavoratori.
Un giorno di festa, che però negli ultimi anni è diventato sempre più un’occasione per fermarci e riflettere su questo tema che costituisce uno degli architrave portanti su cui si fonda la nostra società.
Le macerie della crisi economica che ha colpito così profondamente il nostro Paese, l’evoluzione veloce del mercato del lavoro, la rivoluzione tecnologica che ha subito un’accelerazione impressionante, hanno causato un significativo aumento della percentuale di disoccupazione – soprattutto giovanile – che, nonostante gli sforzi profusi dalle Istituzioni a vario livello.
I recentissimi dati ISTAT, che segnalano un calo della disoccupazione, possono essere visti come un piccolo segnale che la strada intrapresa dal Governo è quella giusta, ma senza i toni trionfalistici che, purtroppo, non rendono giustizia a tutti coloro che vivranno con profonda tristezza e sconforto il 1° maggio perché senza lavoro.
Degne di nota sono le parole del Cardinale Angelo Bagnasco che, commentando i dati ISTAT sull’occupazione, ha sottolineato che dalle parrocchie sparse su tutto il territorio nazionale non arriva conferma di un trend significativo di inversione di tendenza della piaga della disoccupazione, e ha voluto esortare ancora una volta la politica e le Istituzioni a lavorare con forza per trovare soluzioni strutturali che possano restituire rinnovata fiducia agli italiani per combattere le solitudini e quel senso di smarrimento, di impotenza e la privazione della dignità personale che la disoccupazione provoca, soprattutto fra i giovani e coloro che si stanno avvicinando all’età pensionabile.
Il Gruppo Consiliare dell’Unione per il Trentino si sta spendendo e lo farà certamente con maggiore intensità nel prossimo futuro per operare in sinergia con tutte le forze politiche che dimostreranno di avere a cuore il problema del lavoro che, purtroppo, nonostante gli sforzi innovativi profusi dalla nostra Provincia negli ultimi anni anche – ad esempio – alla delega sugli ammortizzatori sociali, sta assumendo dimensioni sempre più preoccupanti.
Una rondine non fa primavera; per queste ragioni non possiamo accontentarci di qualche timido segnale positivo che arriva dal mondo delle imprese con l’insediamento di qualche nuova realtà imprenditoriale o dall’ampliamento di alcune aziende già esistenti, ma dobbiamo cercare di rendere ancora più competitivo ed attrattivo il nostro territorio per chi volesse investire nella nostra Provincia.
L’auspicio, dunque, è che nel prossimo futuro il Primo Maggio possa essere sempre più la Festa dei Lavoratori e delle Imprese, con una sinergia sempre maggiore fra imprenditori e lavoratori, connubio inscindibile per il rilancio dell’economia nel nostro Paese.
IL Gruppo consiliare dell’Unione per il Trentino ha, nei mesi scorsi, depositato un disegno di legge di riforma dell’Agenzia del Lavoro che mira a risolvere alcune problematiche anche a livello locale e a rendere più agevole il rapporto fra cittadini, imprese e Istituzioni, cercando al contempo di ridurre l’impatto della burocrazia.
Uno stimolo che ci auguriamo possa essere raccolto dal Governo provinciale per una riforma complessiva del mondo del lavoro nella nostra provincia che potrebbe essere il pilastro da cui partire per rilanciare l’azione di governo e per dare una risposta concreta a tutti i nostri concittadini per cui, purtroppo, il primo maggio sarà il giorno più triste dell’anno.
Cons. Gianpiero Passamani
Cons. Pietro De Godenz
Cons. Mario Tonina
Ass. Mauro Gilmozzi
Ass. Tiziano Mellarini