Grazie Presidente,
innanzitutto mi sia consentito, a nome di tutto il Gruppo dell’Unione per il Trentino, di ringraziare il Presidente uscente Ugo Rossi per il grande e proficuo lavoro svolto nella prima parte della Legislatura.
Ora siamo convinti che egli saprà affrontare nel migliore dei modi il ruolo di Vicepresidente regionale, nell’ottica di una staffetta che, come abbiamo più volte ricordato, incarna istituzionalmente il legame di reciprocità, amicizia e condivisione che indissolubilmente lega le province di Bolzano e Trento.
Abbiamo ascoltato con profonda attenzione la relazione del Presidente Kompatscher che ci ha confermato sentimenti positivi sul lavoro fin qui fatto, derivante dalla stretta collaborazione tra le nostre due Province autonome, e possibile, credo sia giusto ricordarlo qui, anche grazie all’opera di Lorenzo Dellai e Luis Durnwalder.
Condividiamo particolarmente la visione del futuro ed il proiettarsi assieme verso di esso con un legame forte, una stretta collaborazione tra Trentino, Alto Adige e Tirolo e uno sguardo verso l’Europa.
Il Presidente Kompatscher ha presentato una relazione che per motivi di sintesi era breve ma che non ha evitato nessuno dei temi fondamentali che sono oggi sul nostro tavolo: il patto di garanzia, la riforma istituzionale e in essa la clausola di salvaguardia, la viabilità con la fondamentale questione del Brennero e tanti altri temi cruciali che per questioni di sintesi non cito ma che ho ben presenti, nel mondo in cui ci sono state presentate dal Presidente ci dicono e confermano che la nostra Autonomia non è un insieme slegato di regole ma significa far da sé e soprattutto fare sempre meglio, continuando ad assumerci responsabilità e ruoli politici ed istituzionali forti.
La nostra Autonomia è particolare e preziosa perché così sono le nostre genti e il nostro modo di vivere la società: basti ricordare la nostra protezione civile e il nostro volontariato che bene incarnano il protagonismo territoriale di tutte le nostre valli, anche quelle periferiche, che merita rispetto e considerazione.
Dobbiamo sempre ricordare l’estremamente positivo clima di cooperazione e condivisione delle scelte che i nostri due territori hanno fatto in passato e stanno facendo e dobbiamo smettere di dire che è necessario rapportarci con Verona e smettere di farlo tra di noi e con il Tirolo. E’ sbagliato, il Trentino Alto Adige Suedtirol, assieme al Tirolo deve guardare all’esterno e rapportarsi con tutti – Veneto, Lombardia, Europa – in un disegno di internazionalizzazione che sarebbe folle non perseguire ai nostri giorni. Dobbiamo essere aperti ma forti allo stesso tempo delle nostre tradizioni e consuetudini governative che non sono frutto di privilegi bensì di un modo di vivere l’Autonomia concreto e positivo che da sempre è esempio per il resto della nazione.
Ricordo, in occasione dei 50 anni della morte di Degasperi, Mons Iginio Rogger, religioso e Sorico che ho avuto la fortuna di conoscere e al quale ho consegnato come Sindaco di Levico Terme la cittadinanza Onoraria del mio Comune citare nella sua lectio magistralis.
“L’esistenza di una ragione di convivenza politica tra la popolazione trentina e quella tirolese suppone che si voglia riconoscere come base fondamentale ciò che abbiamo in comune rispetto a ciò che ci distingue e divide”
In ogni caso la sola promozione dei nostri interessi materiali non potrà mai essere il glutine che tiene insieme una convivenza regionale.
Solo una nuova e forte impostazione culturale e la condivisione di ideali potranno costruire progetti e programmi più articolati.
Penso che anche la stessa identità del nostro Trentino anzichè perdersi in disquisizioni retoriche, potrebbe emergere in modo più differenziato e concreto con i primi vicini dell’alto adige suedtirol.
Siamo davanti a grandi sfide, non si può pensare ad andare avanti da soli, o a dire che il nostro rapporto si basi, banalizzando e non rispettandolo, su un assieme di dialetti o sulla soluzione drammatica dei muri al Brennero come purtroppo ho sentito ieri e negli scorsi mesi.
Ripartiamo assieme invece dalla scrittura del terzo statuto, con il quale potremo garantire alle nuove generazioni un futuro migliore e sostenibile.
Noi dell’UpT ci siamo e continueremo a lavorare perché la nostra Regione e il Tirolo si rinnovino e continuino ad essere un mirabile esempio di come si gestisce un territorio: con grande responsabilità e innovazione, come lo richiede la complessità del mondo di oggi, con lo scopo di non restare fuori dalle sfide del futuro ma anzi affrontandole e vincendole.
Grazie e buon lavoro a tutti!
cons. Gianpiero Passamani
cons. Pietro De Godenz
cons. Mario Tonina
ass. Mauro Gilmozzi
ass. Tiziano Mellarini
Bolzano, 15 giugno 2016