GRUPPO UPT: SODDISFAZIONE PER LE PROPOSTE RECEPITE IN LEGGE DI STABILITA’

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I Consiglieri dell’Unione per il Trentino Gianpiero Passamani, Pietro De Godenz e Mario Tonina esprimono soddisfazione per le loro proposte di ordine del giorno presentate nelle fase preliminare della discussione della Legge di stabilità e recepite e inserite direttamente nelle voci di bilancio della stessa.

“Siamo davvero molto soddisfatti dei risultati raggiunti” spiega Gianpiero Passamani, Capogruppo UpT in Consiglio provinciale “queste nostre proposte infatti non passeranno dall’aula in quanto siamo riusciti a farle inserire subito nella Legge di stabilità grazie ad un proficuo lavoro preliminare reso possibile anche da un continuo confronto con i cittadini e i territori”.

Il primo Odg recepito e inserito in Legge di stabilità riguardava il mondo dello sport, settore strategico per quanto riguarda l’economia trentina e meritevole di un ulteriore e convinto supporto. La proposta UpT, presentata da Passamani come primo firmatario e sottoscritta anche dai colleghi De Godenz e Tonina ha portato ad assegnare ulteriori 1,3 milioni di Euro alle attività legate allo sport provinciale.

”E’ noto che l’Aula del Consiglio provinciale sarà chiamata nelle prossime settimane ad approvare la nuova legge provinciale sullo sport” esordiva Passamani nella sua bozza di Odg “ che sarà una vera e propria riforma nel settore e che introdurrà importanti novità oltre a razionalizzare li strumenti di intervento per finanziamenti e contributi in ambito sportivo.”

“Una recente ricerca sul tema dell’impatto economico dello sport in Trentino, presentata a Trento a fine novembre” continuava il cons. UpT della Valsugana “ha evidenziato come le attività legate allo sport producono quasi il 6,5% del PIL provinciale, ovvero 1.068.196.242 euro (a fronte di un PIL totale di quasi 16 milioni e mezzo di euro), più del 4,1% rappresentato da agricoltura, silvicoltura e pesca e sostanzialmente identico alla quota delle costruzioni, pari al 6.6%. Molto più di quanto succede a livello europeo, con circa il 2,9% sul PIL dei Paesi UE.”

“Si ritiene dunque” concludeva Passamani “al di là di quanto già previsto a bilancio in questo momento, che si debba prevedere nei primi mesi del 2016 un aumento dei fondi destinati allo sport per una cifra compresa tra 1 milione e 2 milioni di Euro allo scopo di dare immediata attuazione alla nuova legge provinciale, per evitare il rischio di trovarci ad approvare misure innovative che potrebbero, però, non essere pienamente efficaci e di immediata applicazione a causa della mancanza di risorse e che dovranno – questo è l’obiettivo dichiarato – permettere di qualificare ulteriormente lo sport provinciale.

Per tali ragioni, il Consiglio Provinciale impegna la Giunta Provinciale a prevedere, non appena approvata la nuova riforma della normativa provinciale sullo sport, uno stanziamento di ulteriori risorse – una cifra compresa tra 1 e 2 milioni di Euro-  che permettano di dare immediata applicazione ed attuazione agli strumenti che verranno introdotti in tale normativa.

La seconda proposta di Ordine del giorno recepita e inserita in Legge di Stabilità è stata dedicata dal cons. De Godenz – e sottoscritta dai colleghi consiglieri Tonina e Passamani – al volontariato culturale con una precisa richiesta di incrementare la dotazione economica a favore di bande, cori, filodrammatiche e ai circoli culturali e ricreativi. L’accoglimento della richiesta di De Godenz ha portato a stanziare in Legge di stabilità ulteriori  200.000 Euro in favore delle attività di queste importanti realtà attive su tutto il territorio provinciale.

“In un momento storico difficile come quello che il nostro Paese e anche il nostro territorio stanno affrontando a causa della crisi economica strutturale che ha portato notevoli ripercussioni anche in ambito sociale, certamente un riconoscimento va alle bande, ai cori, alle filodrammatiche e ai circoli culturali ricreativi per il costante impegno nella direzione del mantenimento di quella rete di legami, di aggregazione, di vera e propria coesione sociale che va ben al di là della – comunque apprezzata – performance artistica” esordiva De Godenz.

“Queste realtà rappresentano un importante valore aggiunto per il nostro territorio e costituiscono autentici pilastri della costituzione materiale trentina, fatta di valori, tradizioni e reciprocità” e continuava “importanti anche i numeri di questo mondo – che in questo caso devono essere sottolineati perché ci consegniamo la reale fotografia di cos’è oggi il volontariato culturale trentino – 87 bande musicali con oltre 3.000 bandisti, 203 cori con oltre 6.000 coristi, 120 filodrammatiche con 3.300 iscritti, 72 circoli culturali ricreativi con 2850 iscritti, per un totale di oltre 15.000 concittadini che – 1 o 2 volte a settimana e quindi 70-80 volte all’anno – si ritrovano per condividere progetti e responsabilità e con l’unica ricompensa di fare cultura per sé e per gli altri.

Essi sono a pieno titolo rappresentanti autorevoli di quel mondo del volontariato espressione di idee e di un livello organizzativo che rappresenta per la nostra terra un punto di riferimento e diviene un porto sicuro, in particolare in questo momento di difficoltà per molte famiglie; ed è proprio nelle difficoltà che diventa ancora più importante l’investimento nelle persone, creando motivazioni e incentivi sempre nuovi. Il loro compito di formazione, di approfondimento culturale – ognuno per la propria specificità – nel tempo ha assunto una rilevanza dagli ampi significati positivi, con una mission che assurge al ruolo di aggregatori sociali, catalizzando l’attenzione e l’interesse anche del mondo giovanile che oggi trova pochi spazi in una società che generalmente guarda più al singolo, all’individuo, che al collettivo.

Le bande, i cori, le filodrammatiche e i circoli culturali, infatti, con tante altre associazioni del volontariato culturale di rilievo provinciale hanno saputo e sanno coinvolgere non solo gli abitanti dei centri più grandi ma anche le realtà sociali più decentrate e permettono alla cultura di entrare nella vita dei giovani, nei luoghi di lavoro e di socialità, tramandando di generazione in generazione l’identità culturale del Trentino, la storia delle nostre genti, gli usi e i costumi; essere parte di queste realtà vuol dire partecipare ai momenti salienti che scandiscono il vivere di una collettività, alimentare le tradizioni, dare significato autentico al proprio mettersi a disposizione nel più puro spirito del volontariato, condividendo il proprio tempo con quello degli altri, costruire con pazienza legami con realtà vicine e lontane: valori fondamentali, testimonianze civili e culturali di grande ricchezza.”

Concludeva pertanto il cons. De Godenz “anche nel 2016, dunque, sarà fondamentale che la nostra Provincia possa garantire il mantenimento di risorse adeguate a sostenere questo mondo così importante e così vicino alla comunità trentina e per tali ragioni, iI Consiglio Provinciale impegna la Giunta Provinciale a incrementare di 200.000 euro il capitolo di bilancio 351050, al fine di garantire le risorse adeguate al sostegno delle attività delle Federazioni di associazioni culturali e delle associazioni del volontariato culturale di rilievo provinciale, per la loro valenza di soggetti capaci di favorire l’aggregazione e la coesione sociale, nel mantenere le tradizioni e nel promuovere l’identità trentina nei suoi aspetti più autentici.”

La terza proposta di Ordine del giorno recepita e inserita direttamente nella Legge di stabilità senza passare dall’aula è stata dedicata dal cons. Mario Tonina – co-firmatari De Godenz e Passamani –  alla prosecuzione dell’attività di ricerca archeologica inerente il progetto SmaLL del monte di San Martino nel comune di Comano Terme e ha portato allo stanziamento di ulteriori 200.000 Euro per questo strategico progetto di ricerca che si avvale di partnership consolidate come ad esempio quella con la Bayerische Akademie.

“In data 25 maggio 2015 era stato approvato un Ordine del Giorno che prevedeva di individuare per il triennio 2015-2017 opportune risorse per la prosecuzione e la conclusione delle attività di ricerca, studio e pubblicazione inerenti il progetto di cooperazione internazionale, che ha come oggetto l’indagine archeologica dell’area del monte di san Martino nel Lomaso: Odg che non ha visto ancora attuazione.” esordiva Tonina, e continuava “Dopo aver sostenuto costantemente e convintamente il progetto, la Giunta Provinciale, rinnovando gli accordi con deliberazione n. 2069 dd. 4 ottobre 2013, ha assegnato risorse per il solo biennio 2014-2015: un importo di euro 100.000,00 pari al 43% della spesa prevista dal progetto per il biennio stesso, mentre la restante parte, (57%), è stato coperto da finanziamenti assicurati rispettivamente dall’Accademia delle Scienze (45%) e dal Comune di Comano Terme (12%). Somme interamente utilizzate e ora esaurite, per quanto attiene la partecipazione e il sostegno provinciali. “

“L’ordine del giorno del maggio scorso” sottolineava il cons. Upt delle Giudicarie” approvato ad unanimità da questa assemblea e finora inattuato, pone come è facile comprendere la ricerca, il progetto e l’intera attività concordata tra le parti firmatarie, nell’impossibilità di dare corso ad una seria programmazione, che permetta di affrontare quanto stabilito e concordato per il triennio conclusivo del progetto stesso. Motivo per cui la Bayerische Akademie e il Comune di Comano Terme hanno sospeso i propri interventi, in attesa di un pronunciamento della Provincia sulla posizione in merito alle attività in cooperazione concordate con scadenza 2018. Da qui l’impegno, non più derogabile da parte della Giunta, di assicurare a questo progetto di cooperazione le risorse di cui necessita per poter essere portato a termine, nel rispetto di quanto la Provincia e la Giunta stesse hanno sottoscritto con precisi impegni per il triennio prossimo. Tali risorse serviranno a coprire ciò che direttamente la convenzione stabilisce e assegna alla Provincia, che si è impegnata a condurre e completare con l’Accademia delle Scienze della Baviera e il Comune di Comano Terme le attività di scavo archeologico, ad affrontare il restauro di strutture e manufatti mobili e immobili (che si ricorda costituiscono beni del demanio provinciale), per lo studio e le analisi scientifiche richieste, per la messa a valore di quanto è stato generato dalla ricerca con consapevole restituzione del patrimonio materiale e immateriale conservato sul posto, da comunicare, valorizzare e preservare secondo diversi livelli di fruizione.”

“Tutto ciò premesso vista la missione 05 tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali” si concludeva la proposta di Odg “il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento impegna la Giunta provinciale a reperire nell’ambito degli stanziamenti previsti per le attività culturali le corrispondenti risorse, indicativamente 200.000,00 euro, per assicurare la prosecuzione del progetto nel triennio 2016-2018.”

cons. Gianpiero Passamani

cons. Pietro De Godenz

cons. Mario Tonina

Trento, 15 dicembre 2015