L’ottenimento della deroga per quanto riguarda i punti nascita di Cavalese e Cles è un risultato assai positivo e il Gruppo dell’Unione per il Trentino si congratula con il Presidente Rossi e l’assessore Zeni per l’ottimo lavoro svolto e i risultati fino ad ora raggiunti, grazie anche al nostro continuo stimolo e supporto, confermando a loro e al nuovo Direttore dell’Azienda per i servizi sanitari Paolo Bordon – che da subito ha saputo capire i bisogni del Trentino come le sue dichiarazioni di oggi ci confermano- il pieno sostegno nel definire un strategia adeguata per garantire non solo i punti nascita ma tutti i bisogni sanitari specifici necessari in un territorio di montagna come quello in cui viviamo.
Con queste deroghe finalmente si riconosce la differente condizione di accesso alle prestazioni sanitarie di chi vive nelle aree montane come le nostre rispetto a chi vive nelle aree metropolitane e conseguentemente viene sancito il diritto all’equità di trattamento per tutti i cittadini che si realizza anche prevedendo eccezioni rispetto agli standard.
E’ inoltre la prima volta che l’analisi costi benefici per la popolazione supera il semplice dato tecnico finanziario. Spiace ovviamente per i punti nascita di Arco e di Tione, dove nel primo caso la vicinanza con l’ospedale di Rovereto è stata determinante mentre nel secondo il basso tasso di fidelizzazione, non certo voluto dalla popolazione locale, ha spinto verso altre soluzioni.
Vorremmo però ribadire che davvero per la prima volta la montagna ha segnato un punto a proprio favore e riteniamo importante sottolineare che sia stato proprio il Trentino uno dei principali sostenitori di questo principio.
Proprio per tali motivi il risultato ottenuto con le deroghe deve secondo noi essere motivo di ulteriore impegno.
Dobbiamo ora ricercare adeguate coperture agli standard di sicurezza, ma anche impostare un lavoro di analisi e verifica – da compiere insieme alle altre regioni che hanno ottenuto o che otterranno le nostre stesse deroghe – per una valutazione comune delle positività e problematicità che si riscontreranno nell’applicazione degli standard che, è bene ricordarlo, devono essere possibili e adeguati a queste particolari situazioni; infatti una volta riconosciuta l’eccezionalità di alcune di esse, non potrà che essere verificata ed eventualmente riconosciuta anche l’eccezionalità delle soluzioni necessarie , per garantire la piena sicurezza dei cittadini e degli operatori nel rispetto dei vincoli di bilancio.
Il Gruppo Consiliare provinciale dell’Unione per il Trentino
Trento, 23 giugno 2016