E’ stato appena approvato (all’unanimità) durante la discussione odierna della legge di stabilità un Ordine del giorno, prima firma apposta dal cons. Tonina, condiviso anche dai colleghi consiglieri De Godenz e Passamani, dedicato all’ utilizzo e alla promozione del marchio – Qualità Trentino.
“L’agricoltura delle zone montane rappresenta un caso paradigmatico di multifunzionalità” si legge nell’incipit dell’Odg “estende l’attività rurale coinvolgendo altri settori economici come il turismo, esibisce una forte vocazione alle produzioni di qualità, si qualifica come un presidio a tutela del territorio e dello sviluppo locale. Più in generale produce numerose esternalità positive, mantiene vive le tradizioni e fornisce servizi eco-sistemici ai quali va riconosciuto un enorme valore.”
“L’obiettivo prioritario di una politica attenta al settore deve essere quello di non disperdere tutto questo straordinario patrimonio e a tal fine un efficace intervento a sostegno dell’agricoltura di montagna deve essere garantito soprattutto dalla valorizzazione delle produzioni di qualità.” ha sottolineato il cons. Tonina ”Il marchio di qualità in altre realtà, basti pensare alla vicina provincia di Bolzano, ha già mostrato significativi risultati nel valorizzare le produzioni territoriali anche in una prospettiva di risorsa turistica. Il binomio turismo e valorizzazione dei prodotti locali può essere infatti un veicolo aggiuntivo per l’ampliamento delle vendite nel contesto locale di riferimento. Si rileva pertanto l’opportunità di riprendere e valorizzare l’importante e ottimo lavoro svolto dall’assessorato all’agricoltura nel corso della XIV legislatura, relativamente al marchio denominato “Qualità Trentino”, istituito dalla Provincia in attuazione della deliberazione della Giunta provinciale n. 2662 di data 6 novembre 2009 avente ad oggetto il marchio di qualità con indicazione di origine in ambito agroalimentare; tale marchio di qualità infatti si inserisce bene all’interno delle politiche di promozione e della certificazione della qualità dei prodotti agroalimentari territoriali con indicazioni di origine nonché all’interno delle più ampie linee del progetto di marketing territoriale. Tutto ciò permetterebbe in un momento in cui il settore agricolo e il comparto lattiero caseario sono in forte difficoltà, anche a seguito della fine del regime delle quote latte, di valorizzare la qualità dei prodotti territoriali e potrebbe costituire il veicolo primario per adeguate strategie di promozione, commercializzazione e distribuzione sui mercati sia nazionali che internazionali.”
“Attraverso la proficua adozione da parte della Provincia del marchio “Qualità Trentino” ha continuato Tonina “si perseguono diverse finalità con le quali si può ottenere e assicurare un elevato livello qualitativo per i prodotti agricoli e alimentari, portare a conoscenza del consumatore, attraverso azioni informative e pubblicitarie, le elevate caratteristiche qualitative oltre che promuovere e sostenere il marketing commerciale e la vendita di tali prodotti. Da non sottovalutare a questo proposito, dato il calo notevole di risorse disponibili per la promozione, la necessità di mettere a sistema tutte le risorse spalmate sui vari comparti per diffondere il marchio e per progettare specifiche azioni promozionali e di valorizzazione. Inoltre la prospettiva dell’utilizzo del marchio “Qualità Trentino” potrebbe essere quella di sviluppare ulteriormente la promozione di un’immagine unitaria del Trentino attraverso un brand di riferimento, rispettoso dell’ambiente e legato al territorio di origine. Non sottovalutiamo che un marchio identitario fondato sul binomio territorio-qualità può divenire uno strumento di promozione particolarmente efficace. Infatti la possibilità di presentarsi sui mercati come protagonisti di una filiera territoriale fondata sulla qualità, genuinità e distintività nel vivere e nel produrre, costituisce un importante biglietto da visita per l’accesso a nuove aree e segmenti di mercato in grado di garantire risultati tangibili in un’ottica di vendite e di fatturato. A questo proposito si ritiene molto positiva la nomina da parte della Giunta provinciale di un marketing manager chiamato a promuovere il brand trentino nel mondo interfacciandosi con coloro che nell’ambito dell’amministrazione sono impegnati nei vari settori dell’internazionalizzazione, per la quale c’è bisogno di un coordinamento strategico.
“Si aggiunge” ha ricordato Tonina in conclusione “che la Commissione europea ha approvato il Regolamento Delegato n. 665/2014 con il quale si stabiliscono le condizioni d’uso dell’indicazione di qualità dei prodotti di montagna. Il provvedimento si inserisce in un percorso partito nel 2012 (con il regolamento n. 1151) per cercare di valorizzare i prodotti del settore agro-alimentare, in particolare quelli con un forte valore aggiunto. Il marchio ha natura facoltativa e può già essere utilizzato. Il nuovo regolamento facilita l’entrata in vigore di questo marchio e fornisce un sostegno aggiuntivo agli agricoltori di montagna, per esempio nel settore lattiero-caseario ma non solo, e contribuisce ad informare i consumatori sul valore aggiunto di questi prodotti.”
Tutto ciò premesso, visto il Capo VI del ddl 107/XV, riguardante “Disposizioni in materia di lavoro e agricoltura e vista la missione 16 (Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca) si impegna la Giunta provinciale:
A promuovere il marchio “Qualità Trentino”, concertando tra i diversi assessorati, data la trasversalità degli interventi, una politica unitaria di valorizzazione dei prodotti del settore agro-alimentare trentino, evitando la dispersione delle risorse e puntando su azioni concordate finalizzate alla massima diffusione e valorizzazione del marchio;
A valutare la possibilità, nell’ambito dei criteri stabiliti dal reg. delegato UE 665/2014 in ordine alle condizioni d’uso dell’indicazione facoltativa di qualità “prodotto di montagna”, di utilizzare tale indicazione per promuovere e valorizzare i prodotti trentini di eccellenza;
A favorire attraverso un’adeguata e costante informazione agli operatori del settore zootecnico, un processo di adeguamento e riorganizzazione delle aziende del comparto, rispondente a criteri di compatibilità ambientale e di sostenibilità economica;
A garantire una quota annuale di fondi a sostegno degli interventi previsti dalla legge provinciale sull’agricoltura (l.p. n. 4 del 2003), al fine di assicurare un processo di adeguamento e ristrutturazione delle aziende zootecniche più intensive;
Qui copia dell’ Odg del cons. Tonina sull’utilizzo e la valorizzazione del marchio Qualità Trentino