La questione che potremmo racchiudere all’interno di un sostantivo, “sicurezza”, è una delle problematiche che certamente occupa ormai da molti mesi le notizie della cronaca locale.
Questa situazione di difficoltà, connessa anche alla delicata e difficile gestione dell’immigrazione che, è inutile nascondercelo, preoccupa non poco i nostri concittadini, rischia di venire amplificata e di ingenerare reazioni di difficile controllo dovute al crescente disagio sociale soprattutto nella città di Trento, che vede di fatto “occupate” delle aree geografiche del suo territorio.
Lungi da noi cavalcare i “mal di pancia” o le preoccupazioni a volte esasperate da movimenti politici che traggono la loro linfa elettorale da questo modus operandi; da parte nostra, però, c’è la ferma volontà, come abbiamo avuto modo di ribadire anche all’interno di quest’Aula, di contribuire concretamente ad affrontare un problema che deve, e sottolineiamo deve, essere affrontato.
Riteniamo altresì che la giustificazione che si collega al fatto che la Provincia di Trento non ha competenza in materia di sicurezza e di ordine pubblico sia poco convincente e rischia di fornire a tutti noi un facile alibi e, come si dice in gergo, “di farci girare dall’altra parte”; questo anche perché è doveroso ricordare gli importanti investimenti che sono stati fatti in questi anni dal Comune di Trento e dalla Provincia allo scopo di rendere strutturalmente più controllabili e gestibili alcune zone della città: pensiamo, ad esempio, al notevole intervento da pochi mesi concluso su Piazza Dante o a quello, inaugurato nei giorni scorsi, in Piazza Santa Maria Maggiore.
Proprio per tali ragioni, visto che nonostante gli sforzi effettuati abbiamo avuto una riproposizione di problematiche simili a quelle che si vedevano prima di tali interventi, crediamo sia giunto il momento di cercare, con uno sforzo ulteriore, una soluzione possibilmente definitiva al problema della sicurezza, con particolare riferimento alla città di Trento.
Chiediamo pertanto di valutare la possibilità di intavolare al più presto un ragionamento con lo Stato allo scopo di raggiungere quanto prima un accordo che permetta di istituire un coordinamento locale permanente con le forze di sicurezza che garantisca una maggiore presenza delle forze dell’ordine soprattutto nella città di Trento e in particolare nelle zone cosiddette “a rischio” e che sono periodicamente alla ribalta della cronaca locale per episodi di delinquenza, con una compartecipazione da parte della Provincia di Trento in termini di risorse economiche da dedurre dalla quota annuale di contributo per ridurre il deficit statale.
Per i motivi sopra esposti,
Il Consiglio Provinciale impegna la Giunta Provinciale:
- a intavolare, in tempi ragionevolmente brevi, un dialogo con lo Stato volto a stabilire una strategia comune volta a potenziare le risorse a disposizione delle forze dell’ordine per garantire un servizio di coordinamento più capillare soprattutto nella città di Trento; in tale prospettiva la Provincia autonoma di Trento si rende disponibile a contribuire con risorse proprie anche assumendo deleghe e/o funzioni in materia di sicurezza e ordine pubblico da dedurre dalla quota annuale di compartecipazione alla riduzione del deficit statale ove ciò fosse necessario per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza come sopra evidenziati
– cons. Gianpiero Passamani – (primo firmatario)
– cons. Pietro Degodenz –
– cons. Mario Tonina –