Per fortuna Divina non è il Trentino

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Il caos scoppiato ieri a Palazzo Madama riguardo al contingentamento dei tempi – la famigerata tagliola – predisposto dal governo per riuscire a concludere in tempi utili l’iter di riforma sul nuovo Senato – ha visto uno stucchevole exploit del Senatore leghista Sergio Divina.

Preso da furia cieca nei confronti di Renzi e del Governo, Divina ha trasceso i limiti del decoro e del rispetto istituzionale e al grido di ‘’State violentando la Costituzione” ne ha preso una copia e a favore di telecamere ha cominciato a stracciarne platealmente le pagine.

L’atto è ai nostri occhi gravissimo anche perché il Senatore Divina è stato eletto in Trentino e tra i suoi compiti ci sarebbe quello di rappresentare al meglio la nostra Terra.

Viene da dire che, per fortuna, il Trentino non è Divina e Divina non è il Trentino.

In questi mesi ed in questi anni di crisi e difficoltà, infatti, ci aspettiamo e pretendiamo che i nostri Parlamentari e Senatori, da qualsiasi parte politica provengano, si occupino di proporre soluzioni per affrontare al meglio i temi della crisi, del lavoro, del futuro e certo, anche la riforma del Senato e del Titolo V della Costituzione; ma a volte – purtroppo – non è così.

Divina ha sbagliato, si è dimenticato che dal suo lavoro migliaia di cittadini si aspettano aiuto e partecipazione alla risoluzione dei problemi, non teatrini di dubbio gusto estetico, sterili dal punto di vista risolutivo e utili solo a fornire a lui un quarto d’ora di visibilità sui media nazionali e al Trentino giorni di vergogna e delusione.

Concordiamo con Divina su una cosa: ci meritiamo un Senato e dei Senatori migliori di lui.