Qualità certificata nelle mense scolastiche: occorre prevederla nella gara d’appalto

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Presentata una question time di Tonina. Qualità certificata nelle mense scolastiche: occorre prevederla nella gara d’appaltoIl quesito. Il consigliere fa riferimento al bando di gara per la ristorazione scolastica per gli alunni delle scuole primaria e secondaria di primo grado e formazione professionale nell’ambito di 4 comunità e del territorio della valle d’Adige, in scadenza il prossimo 24 giugno: detto bando non conterrebbe riferimenti alla certificazione di qualità dei prodotti, all’impatto ambientale, alla riduzione di consumi energetici ecc. Non sarebbe il caso di revocare la gara?

La risposta. L’assessore Gilmozzi ha specificato che la procedura è stata attivata dalla comunità della valle dei Laghi e non dalla provincia: è la comunità dunque competente e committente. Va detto però che il bando prevede che almeno il 50% della produzione deve essere biologica e nel capitolato è introdotta la preferenza alle produzioni locali e tipiche. Di più non si può fare, per competenza.

La replica. Per nulla soddisfatto il consigliere Mario Tonina: a suo avviso non ci si rende per nulla conto della gravità e della criticità della questione che avrà un impatto devastante sulla comunità locale. Parliamo di un bando per un importo di 30 milioni di euro! Non è prevista la qualità certificata del territorio! Che il 50% del prodotto sia biologico non implica che sia anche prodotto localmente. Tonina si è appellato al Presidente Ugo Rossi affinché valuti la possibilità di intervenire in qualche forma o quanto meno che si apportino le opportune modifiche in futuri appalti in scadenza.