Sabato 21 giugno ha avuto luogo presso l’Hotel Everest un laboratorio promosso dall’UPT – Unione per il Trentino che ha visto la partecipazione della Segretaria politica Donatella Conzatti, dell’on. Lorenzo Dellai e del sen. Vittorio Fravezzi riguardante al riforma del “Terzo settore” auspicata dal premier Matteo Renzi. Sono intervenute organizzazioni come Arci, Acli, Avav, Trentino solidale, Fondazione Trentina per il Volontariato sociale, Unimondo, Centro Servizi Volontariato, coop. Fenice, Ipsia, cooperative sociali di tipo A e B e Fondazione Fontana.
Contributi importanti come quello di Euricse ed altri sono arrivati on line alla segreteria politica dell’Upt. La parte preponderante è andata all’ascolto delle realtà impegnate nel terzo settore che convivono tutti i giorni con il disagio, le non facili relazioni internazionali, il fenomeno immigratorio, la disabilità psichica, la senilità e molto altro. L’Upt valuta positivamente le linee guida del Governo per la riforma del terzo settore. La proposta riformatrice, infatti, propone un quadro di unitarietà del settore che fino ad oggi era assente sul piano normativo. Si tratterà, ha affermato Dellai, di una legge delega che si avvarrà di decreti specifici per le organizzazioni impegnate nelle seguenti funzioni: a) advocacy e tutela dei diritti; b) produzione di beni e di servizi d’interesse collettivo; c) erogazione e redistribuzione di risorse. Per “separare il grano dal loglio” la riforma del terzo settore vuol “mettere a sistema” quanto previsto dalle leggi speciali promulgate a partire dal 1991. E quindi la legge: 1. sul volontariato, 2. sull’associazionismo sociale, 3. per la cooperazione sociale, 4. sull’impresa sociale E’ infatti evidente che queste leggi sono state pensate indipendentemente una dall’altra, si sono proposte diversi obiettivi e sono state ispirate a valori diversi. La riforma, quindi, vuole: • fare chiarezza dei confini entro cui ognuno può operare;
• non duplicare registri, osservatori, enti vari con funzioni a volte gestionali a volte di controllo; • sostenere coerentemente con la rilevanza sociale delle attività svolte. Dubbi sono emersi da più parti riguardo l’authority del terzo settore istituita dalla riforma mentre le Acli hanno ribadito la necessità d’intervenire subito per decreto sul 5×1000 in modo da dare risorse certe (e non 4 o 3×1000) alle diverse organizzazioni non lucrative. I parlamentari Dellai e Fravezzi nonché la Segreteria politica, hanno raccolto spunti dal dibattito e materiali preparati dalle organizzazioni al fine di aggiungere “profondità alla velocità”. La riforma, infatti, verrà presentata il 27 giugno. Fabio Pipinato che ha la delega Upt per il terzo settore assieme alla segretaria Donatella Conzatti hanno invitato i presenti a seguire l’iter di riforma attraverso il Laboratorio solidarietà istituito dal partito e coordinato dalla dott.ssa Silvana Comperini nonchè continuando ad inviare materiali e segnalazioni alla segreteria info@unioneperiltrentino.it .
Nota stampa UPT