Sì alla mozione di Tonina sull’utilizzo delle procedure telematiche per gli acquisti dei Comuni.
A presentare l’ultima mozione proposta per l’adozione di atti di indirizzo e organizzativi in materia di procedure telematiche di acquisto in funzione di una maggiore flessibilità del sistema, sottoscritta da Upt e Patt, è stato il primo firmatario Mario Tonina. Il dispositivo, modificato d’intesa con il capogruppo di Progetto Trentino Grisenti per estendere l’impegno della Giunta a favore di tutti i Comuni e non solo delle piccole amministrazioni, impegna la Giunta ad adottare atti di indirizzo e/o organizzativi, volti ad introdurre elementi di flessibilità nel sistema elettronico degli acquisti a fronte dei rigidi automatismi che lo connotano, recependo le deroghe introdotte dalla legge 27 dicembre 2013 n. 147 (legge di stabilità 2014) in relazione alle acquisizioni di lavori, servizi e forniture effettuate in economia mediante amministrazione diretta, nonché ai servizi o forniture o lavori di importo inferiore a quarantamila euro (€ 40.000) per i comuni, coordinando la relativa disciplina, anche in modo differenziato, con l’assetto organizzativo della Provincia e degli enti locali interessati, nonché degli enti appartenenti al sistema pubblico provinciale.
L’assessore Gilmozzi ha premesso che la Giunta è d’accordo con la mozione ma ha precisato che “se è vero che la Provincia è autonoma, non può però sottrarsi ai principi introdotti dallo Stato su finanza e spending review”. Uno di questi principi nazionali riguarda questa materia: a livello nazionale tutti i Comuni sotto i 5000 abitanti per i lavori pubblici devono rivolgersi per le gare a centrali uniche di committenza.
E ha concluso: “dobbiamo stare molto attenti al giusto bilanciamento di due esigenze: da un lato permettere a tutti i comuni possano acquistare seguendo criteri di convenienza e vicinanza; dall’altra non venir meno agli obiettivi che sono anche della Provincia di ridurre la spesa soprattutto sapendo usare bene il mercato elettronico e la centrale unica di committenza per raggiungere gli obiettivi di finanza locale. Non deve succedere che pur di semplificare e liberalizzare si torna indietro rispetto all’obiettivo di contenimento della spesa che qualche risultato lo sta dando”.
Nella sua replica Tonina ha detto di condividere le osservazioni e la richiesta di Grisenti di estendere la proposta a tutti i Comuni e di non riferirla solo ai piccoli, ma ha anche espresso la necessità di dover rispettare i vincoli introdotti dallo Stato. Ha comunque riconosciuto che nei Comuni manca personale qualificato per gestire queste procedure. “Nel mio primo testo parlavo di sprechi di tempo e di energie: resta la necessità di garantire una semplificazione”. E ha concluso: “Questa mozione è un punto di partenza”.