Il disegno di legge 19 “Modificazioni della legge urbanistica provinciale e di disposizioni connesse”, proposto dalla Giunta con l’assessore Carlo Daldoss per semplificare le procedure dei Prg – i piani regolatori generali delle amministrazioni locali – è stato approvato questa mattina dalla terza commissione permanente. Vari emendamenti dell’assessore hanno recepito sia una parte delle richieste emerse dalle audizioni di ieri sia alcune proposte dei consiglieri. A favore hanno votato il presidente dell’organismo Mario Tonina (Upt), Nerio Giovanazzi di Amministrare il Trentino, Lucia Maestri e Alessio Manica del Pd e Walter Kaswalder del Patt. Astenuto Silvano Grisenti di Progetto Trentino.
Daldoss: recepite alcune richieste emerse nelle audizioni.
L’assessore ha spiegato che il provvedimento è il primo passo della riforma organica della legge urbanistica della Provincia già in fase di studio, la cui presentazione avverrà nei prossimi mesi. Daldoss ha aggiunto di aver recepito con alcuni emendamenti a sua firma e depositati questa mattina, una parte delle osservazioni, quelle più puntuali espresse dal Consiglio delle autonomie locali (Cal) in merito alla pubblicità del percorso dei Prg e alla tempistica. Quanto ad altre richieste non accolte “anche se pertinenti”, emerse in commissione durante l’audizione di ieri, l’assessore ha precisato che “verranno prese in considerazione nella riforma della legge urbanistica in via di elaborazione”. Riforma in vista della quale, ha aggiunto, “abbiamo individuato delle macro-aree di intervento sulle quali anche la commissione consiliare sarà chiamata a pronunciarsi”. Nerio Giovanazzi di Amministrare il Trentino ha poi presentato i propri emendamenti: uno per consentire la realizzazione di piccoli manufatti nelle aree destinate all’agricoltura; l’altro per uniformare le autorizzazioni paesaggistiche ed edilizie perché abbiano la stessa durata.
Proposte dei cittadini non più vincolanti.
Quindici in tutto gli emendamenti presentati, otto dei quali dall’assessore Daldoss. Con un emendamento sostitutivo dell’articolo 2 e approvato dalla commissione, l’assessore ha spiegato di aver voluto condensare in una sola norma il ruolo e le competenze delle comunità.
Pubblicità dei Prg in internet. E delle osservazioni.
Con un successivo emendamento Daldoss ha previsto che entro i 60 giorni consecutivi in cui il Comune mette il Prg a disposizione del pubblico, chiunque può presentare osservazioni. Altra novità: “entro 20 giorni dal medesimo termine il comune pubblica nel proprio sito internet o in quello del Consorzio dei comuni l’elenco degli articoli delle norme di attuazione del piano interessati dalle osservazioni pervenute e una planimetria con l’indicazione delle parti del territorio oggetto di osservazioni. Contestualmente alla pubblicazione le osservazioni pervenute sono messe a disposizione del pubblico presso gli uffici comunali. Nei successivi 10 giorni chiunque può presentare ulteriori osservazioni correlate alle osservazioni pubblicate dal Comune”.
L’adozione dei Prg nei Comuni si passa da 90 a 120 giorni.
Accolta da Daldoss la richiesta del Cal di prolungare da 90 a 120 giorni il termine per l’adozione definitiva dei Prg da parte dei Comuni. L’assessore ha recepito anche la proposta formulata ieri da Italia Nostra di evidenziare il divieto di adottare più di tre varianti nello stesso biennio. A seguire, con un apposito emendamento all’articolo 12 Daldoss ha previsto la possibilità anche di demolire gli edifici esistenti e in disuso, accogliendo così una specifica richiesta venuta dal Comune di Trento per poter abbattere alcuni manufatti nell’area a nord della città.
Sulle pianificazioni attuative più spazio al consiglio comunale.
Con due emendamenti si stabilisce che siano di competenza della giunta comunale e non soggette a piani di lottizzazione le pianificazioni attuative di iniziativa privata fino a 2.500 metri quadrati (il disegno di legge fissava il tetto a 3.500 mq). L’emendamento prevede poi che i piani attuativi di iniziativa privata siano approvati dal consiglio comunale “se interessano un’area con superficie inferiore a 5.000 mq. Negli altri casi i piani di iniziativa privata sono approvati dalla giunta comunale, previo parere della Cpc. Tutti i piani di attuazione di iniziativa pubbliche saranno invece di competenza dei consigli comunali.
Continuare a favorire chi usa legno di provenienza regionale.
L’assessore ha poi sottoscritto l’emendamento aggiuntivo all’articolo 19 per rendere omogenei titolo edilizio e autorizzazione paesaggistica. L’assessore ha proposto e ottenuto dalla commissione la soppressione, votata all’unanimità, dell’articolo 20, che cancellava dalle condizioni necessarie per ottenere “agevolazioni per opere e interventi in edilizia” (più 20% di volumi), la “provenienza regionale” del legno certificato.
Il presidente Tonina ha ringraziato i consiglieri e i collaboratori per questo modo “intelligente di lavorare, che produce risultati positivi”. E ha ricordato che questo disegno di legge, destinato ad essere completato dalla proposta di riforma complessiva della norma urbanistica, risponde comunque già all’esigenza di semplificare le procedure, tanto attesa dai territori. Ora – ha concluso – questo testo gode di una corsia preferenziale per cui sarà esaminato in tempi brevi dall’aula del Consiglio.