Risulta lampante a tutti noi come gli ultimi anni siano stati caratterizzati da una forte crisi strutturale e come, nonostante la politica di rigore attuata a tutti i livelli, a partire dall’europeo per giungere alla gestione provinciale, il nostro Paese si trovi in uno stato di immobilità per quanto attiene ai livelli di crescita interna.
Il Trentino, seppur più attento e virtuoso di altri nella propria gestione di spesa e nel mantenimento della coesione e dell’assistenza sociale, non fa eccezione e lo sviluppo del nostro prodotto interno lordo pro capite risulta nettamente più basso rispetto a quello delle cosiddette aree dinamiche del resto d’Italia.
A questo vanno aggiunti gli ulteriori sacrifici imposti dalla revisione del Patto di Milano avvenuta nello scorso ottobre, la quale, pur necessaria figlia dei tempi, incide ancora più fortemente sulle nostre finanze e sulla conseguente capacità di spesa.
Tuttavia approfondendo con attenzione i capitoli della manovra economico finanziaria che tra brevissimo saremo chiamati ad approvare credo sia possibile e anzi, necessario, guardare ai prossimi mesi ed anni con attenzione e rigore ma anche con un rinnovato sentimento di fiducia.
La manovra, infatti, fin dalle sue premesse, non nasconde le difficoltà che stiamo affrontando ma sottolinea giustamente come l’attenzione al cittadino sia comunque rimasta molto alta nella nostra provincia – con ad esempio spese sanitarie e di assistenza pro capite più alte rispetto al resto del paese- e come questo stato di cose sia l’eredità della buona gestione delle risorse operate negli anni precedenti; chiaramente non ci sfugge l’importanza di dover rimanere in forte prossimità con i trentini per quanto attiene ai loro bisogni sociali primari e di dover nel contempo contenere le spese e laddove possibile generare nuove risorse per tutti i settori fondamentali della società.
Quello che in particolare ci viene richiesto oggi da tutti, cittadini, imprenditori, giovani e meno giovani è di far ripartire in modo palpabile l’attivismo della società trentina e a mio avviso questo può essere fatto in maniera concreta andando a produrre un PIL reale, generato dal rilancio delle imprese già attive sui territori e da quelle nuove che saremo in grado di contribuire a far decollare.
Ben vengano pertanto le facilitazioni previste nella manovra e riferite alle aziende, dall’agevolazione IRAP rinforzata e dedicata alle imprese private, alla tassa di soggiorno per trasferire nuovi fondi alla promozione turistica ai fondi per il turismo, dai fondi per l’agricoltura agli interventi a sostegno del lavoro, unite ad ulteriori semplificazioni e investimenti a sostegno delle imprese valutate in circa 186 milioni per il 2015, alle quali si potranno aggiungere i finanziamenti del fondo strategico per il Trentino Alto Adige che può oggi contare su risorse di circa 200 milioni di Euro e la prosecuzione dei finanziamenti stanziabili tramite il fondo di rotazione ad oggi dotato di 100 milioni.
Oltre a questi esempi possiamo senz’altro aggiungere il cosiddetto “Pacchetto attrattività” ovvero quell’insieme di misure pensato per rendere il Trentino più accattivante e utile per fare in modo che nuove imprese si insedino e rimangano attive sul nostro territorio. Non si tratterà di facilitazioni spot bensì di un insieme di agevolazioni fiscali, semplificazioni e incentivi che saranno accompagnate passo dopo passo dal nuovo sportello unico delle attività produttive che verrà appositamente creato e da facilitatori selezionati che avranno il compito di seguire gli investitori nelle fasi di sviluppo della loro azienda. Tutto questo, unitamente ad una revisione e miglior canalizzazione degli interventi in ambito industriale e turistico grazie al supporto di Trentino Sviluppo e di tavoli di confronto con i vari settori interessati, sarà in grado di produrre una rinnovata fiducia ed una nuova ripartenza per la nostra economia, generando nel contempo ricadute positive a livello sociale in termini di occupazione e sviluppo. Concludendo è pertanto opportuno ribadire come pur in tempi di necessaria prudenza sia fondamentale in questo momento il coraggio di guardare oltre e con ottimismo agli sviluppi futuri, lavorando, tutti insieme e ognuno per la sua parte alla definizione dei nuovi paradigmi funzionali della società trentina di domani.
Cons. Gianpiero Passamani – Segretario Prima Commissione Permanente
Cons. Pietro De Godenz
Cons. Mario Tonina