UPT – TAVOLA ROTONDA TURISMO: SOLO UNITA LA VALSUGANA AVRA’ UN FUTURO

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S. CRISTOFORO Le proposte per il turismo dei laghi in un confronto a più voci organizzato dall’Upt

SAN CRISTOFORO – Una maggiore identità territoriale per il rilancio dell’offerta turistica della Valsugana, completando la rete ciclabile e avviando nuove forme ricettive ben integrate con l’ambiente locale.
Questi gli spunti usciti venerdì dal convegno «Pensare il turismo: strategie per la Valsugana» promosso da «Unione per il Trentino», che, partendo dai dati positivi dell’ultima estate, ha messo a confronto operatori locali, rappresentanti di enti ed associazioni turistiche.
Dopo i saluti dei rappresentanti locali dell’Upt Fabio Margoni, Renzo Lenzi e Annalisa Caumo è stato il consigliere provinciale e capogruppo Upt Gianpiero Passamani a tracciare il significato del convegno, ricordando i passi fatti verso un’offerta turistica coordinata (un’unica Apt per l’intera Valsugana), ma con la necessità di superare alcuni localismi.
«Le ricchezze ambientali e turistiche della Valsugana non possono essere delocalizzate, ma la comunità deve riscoprire la sua vera identità territoriale, presentandosi in modo più unitario sul mercato economico e turistico sempre più globalizzato – ha ricordato Michele Andreaus , economista dell’Università di Trento -: serve una gestione diretta da parte degli operatori locali, ma anche l’impegno di politica e amministrazione nella conclusione di attesi interventi strutturali (il collegamento ciclopedonale Trento-Civezzano-Pergine, la pista ciclopedonale circumlacuale e l’arretramento di statale e ferrovia della Valsugana). Progetti a medio-lungo termine ma che possono diventare realtà se condivisi tra cittadini, imprenditori e parte pubblica come dimostra la sottoscrizione per l’acquisto del castello di Pergine: un punto di partenza per valorizzare il territorio».
Tra gli interventi anche quello del presidente dell’Apt Valsugana Stefano Ravelli (territorio dove già ora gli stranieri sfiorano il 50%), del presidente degli albergatori Asat di Levico Walter Arnoldo (l’Acciaieria di Borgo potrebbe diventare un museo dell’acciaio), dei responsabili del progetto «Vacanze in Baita» Franco Ferrai e Marika Sammartano con il presidente dell’Apt Piné-Cembra Luca Decarli che ha ribadito come il Trentino sotto il profilo turistico non sia un «fratello minore» dell’Alto Adige. Se la crescita turistica dei bed & breakfast è stata ribadita dalla presidente provinciale Stefania Angeli, Donatella Bommassar (Levicofin) ha parlato del prolungamento della stagione termale e dell’offerta wellness: vera «industria dell’acqua» in Valsugana. Nelle conclusioni il consigliere provinciale Pietro De Godenz ha ricordato l’importanza dei percorsi ciclabili e in mtb tra Valsugana, Cembra, Pinè e Valle di Fiemme, del rilancio della Panarotta (con il bacino per l’innevamento «promesso» da Michele Dallapiccola), e della valorizzazione dei passi della Valsugana con forme di mobilità sostenibile

FONTE: Quotidiano L’ ADIGE del 1 ottobre 2017